Categoria: FILM

Long and Winding RoadTony e Leslie sono amici di vecchia data. Tony lavora in una casa di riposo e ha una sorella dalla quale Leslie va a rifugiarsi tutte le volte che litiga con le fidanzate ufficiali. Tony va dietro a una signorina molto elegante e apparentemente rigida, ma si vergogna ad approcciarla, e allora manda avanti Leslie, che però gliela ruba e si fa anche assumere dal suo capo, un riccastro senza scrupoli che di Leslie apprezza soprattutto la vena arrivista e bugiarda. La casa di riposo e i cuori ben presto sono in allarme...
Long and Winding Road è completamente in mano a Leslie Cheung, che con disinvoltura sa volgere a suo vantaggio le pieghe ambigue di un personaggio repellente e viscido. Il suo modo di recitare è (era), quando trovava il ruolo giusto, tra i migliori e più coinvolgenti (e travolgenti) di tutto lo star system hongkonghese, e il dialogo che ha con Rosamund Kwan, durante l'incerottatura, è accattivante oltre ogni resistenza e vale da solo tutto il film, per franchezza, espressività, vivacità, originalità, scorrevolezza e credibilità, e anche per una striatura di cinismo malinconico e perdente che dà spessore all'intera vicenda, fino ad allora leggera e macchiettistica. A proposito di macchiette, adorabile Leung Ka-fai come spalla di Leslie Cheung (i due si amalgamano egregiamente. Una coppia funzionale e professionale come poche). Per il resto c'è poco da dire, Rosamund Kwan ha delle gambe meravigliose e la matita agli occhi troppo calcata, ma guidata da Leslie se la cava; gli altri, Dayo Wong, Marianne Chan e Ivy Leung reagiscono tutti positivamente dentro le figurine imposte dal copione, ma rimangono sullo sfondo piuttosto anonimamente (specie le ragazze, che però sono ben equipaggiate, anche se a parte qualche coscia qua e là, da vedere c'è poco). Kenneth Tsang aderisce come una sanguisuga al suo personaggio untuoso e Michael Fitzgerald Wong è inutile e ha una pronuncia inascoltabile, come quasi sempre.
Long and Winding Road in definitiva è un prodotto riuscito, a metà strada tra il dramma impiegatizio con sfumature romantiche (ma appena appena accennate) e la commedia collettiva: tutto scorre velocemente, niente è definitivo, e a tutto (o quasi) c'è rimedio. Peccato che poi Gordon Chan col tempo abbia cominciato a prendersi troppo sul serio, irrigidendosi e perdendo di vista cosa significhi avere un cast d'oro e farlo anche partecipare attivamente alla riuscita di un film.

Hong Kong, 1994
Regia: Gordon Chan
Soggetto / Sceneggiatura: Chan Hing-kar, Gordon Chan
Cast: Leslie Cheung, Tony Leung Ka-fai, Rosamund Kwan, Michael Wong, Dayo Wong