Categoria: PROFILI

Lau Ching-wanNato nel 1964, Lau Ching-wan ha avuto modo di mettersi in luce - in poco meno di dieci anni - come uno degli interpreti più raffinati e versatili del panorama cantonese. Faccia da bravo ragazzo, corporatura di tutto rispetto e grande espressività gli valgono un ingaggio televisivo, primo gradino di una carriera ricca di soddisfazioni. La partecipazione ad un grandissimo successo come C'est la vie mon cheri (1993) di Derek Yee gli apre le porte del cinema che conta: da allora l'attore sceglie con acume i film in cui recitare, riuscendo a coniugare quantità (oltre sessanta film dal 1986 al 1999) e qualità. I registi più importanti di Hong Kong iniziano a cercarlo con continuità: grazie a Tsui Hark ritrova Anita Yuen (Tri-Star), attrice con cui finisce spesso per fare coppia; ispira Wong Jing per uno dei suoi film migliori, Return to a Better Tomorrow; partecipa alle cose migliori del Ringo Lam orfano di Chow Yun Fat (incarna un memorabile personaggio nel thriller Victim).
Di fondamentale importanza il legame con la Milkyway di Johnnie To, che sceglie l'attore come protagonista per molte delle sue regie e produzioni. In A Hero Never Dies, film eccezionale e con un finale indimenticabile, è un killer sbruffone in perenne sfida con Leon Lai; in Lifeline è un eroico pompiere in contrasto coi suoi superiori e in cerca d'amore; in Beyond Hypothermia fa innamorare di sé la bellissima e spietata killer interpretata da Wu Chien-lien; in Too Many Ways to Be No. 1 ironizza sull'immagine classica del mondo delle triadi, arrivando fino alla coprofagia; nel seminale Loving You è un poliziotto sull'orlo di una crisi d'ira. In special modo due noir diretti da Patrick Yau gli danno la possibilità di recitare a livelli altissimi: se in Expect the Unexpected è il solito poliziotto dal volto umano (personaggio già visto qualche anno prima nel più ordinario Big Bullet di Benny Chan), è in The Longest Nite, dove impersona un killer senza scrupoli, che avviene una sconvolgente metamorfosi, con il passaggio al male puro, senza eroismi e senza possibilità d'appello. Dimostra grande umiltà nell'accettare anche ruoli di minor rilievo: di spalla a Jet Li in Black Mask, a Tony Leung Chiu-wai in Mack the Knife e a Leslie Cheung in Tri-Star.
Non solo tante pellicole d'azione nel suo carnet, ma anche un solido background comico (anche horror, al seguito di Wellson Chin) e melodrammatico, che emerge in film di scarse pretese artistiche ma dai buoni riscontri commerciali, girati in poco tempo e che consolidano la sua fama di volto nuovo degli anni novanta. Al soldo della U.F.O. incarna l'immagine dell'uomo medio, sensibile, capace di sbagliare e di ritornare sui suoi passi: è il caso di The Golden Girls, parentesi rosa sul mondo del bel cinema che fu, o di Happy Hour, dove è un avvocato a metà tra genio e cialtroneria. Non a caso è spesso al fianco di attrici acqua e sapone, angeli della porta accanto con cui duetta a meraviglia, come Anita Yuen o Wu Chien-lien. Tra i suoi ruoli migliori: il mafioso arrivista di The H.K. Triad, il gay redento di Oh! My Three Guys, il prete in crisi spirituale di Final Justice, il signorotto arrogante di Only Fools Fall in Love, lo sbandato in cerca di quiete di Where a Good Man Goes.
Dopo un periodo di appannamento, in cui il suo appeal non sembra più una garanzia di affidabilità al box office, i produttori tornano a chiamarlo con costanza. La sua seconda giovinezza, principalmente rosa e leggera, riparte dagli ottimi incassi di Running Out of Time, e relativo seguito, e di La Brassiere, in cui dà lezioni di recitazione comica a Louis Koo. Nel sequel Mighty Baby e in Good Times, Bed Times, dimostra di sapersi riciclare con classe senza faticare troppo; in Itchy Heart torna ad essere primattore tra varie donne; ma è con Fantasia di Wai Ka-fai, dove imita Michael Hui con un'impressionante interpretazione mimetica, che torna a volare altissimo, da vero mattatore, irresistibile, simpatico, irrefrenabile, quasi meglio dell'originale. Nonostante qualche calo di popolarità il pubblico ovviamente continua a dimostrargli il suo affetto, si entusiasma per l'interprete ma anche per l'uomo, come dimostrano i numerosi servizi dedicati alla sua love story - romanticamente cinematografica - con l'ex Miss Hong Kong Amy Kwok, recentemente conclusasi con il matrimonio della coppia.