Categoria: FILM

Horoscope 1: The Voice from HellProdotto da Wong Jing, il primo episodio di una serie che tenta di capitalizzare il successo ottenuto in tutto l'oriente dal giapponese Ring e dai suoi seguiti, come già avvenuto per il contemporaneo A Wicked Ghost. Le somiglianze però inziano e finiscono qui: Horoscope 1: The Voice from Hell è una pellicola di fantasmi piuttosto classica, che si prodiga nel tentativo di creare una atmosfera d'inquietudine più che lanciarsi nei soliti eccessi da Cat. III.
La storia ha un suo prologo nell'appartamento 643 di una enorme casa popolare. Un imprenditore immobiliare cerca di vendere la casa ad una coppia. La cosa strana è che è piuttosto nervoso e continua a guardare l'orologio. Finché allo scoccare delle cinque del pomeriggio, il mistero si svela. I tre rivivono una terribile e traumatizzante scena avvenuta nell'appartamento due anni prima. Una donna e sua figlia sono chiuse dentro e bruciate vive senza pietà. Stacco, titoli di testa. JoJo è una studentessa di psicologia all'università e nel tempo libero aiuta una simpatica vecchina (una sorta di strega / veggente) come assistente sociale. La donna tiene molto alla ragazza - la ritiene in grado di comunicare con gli spiriti per una abilità naturale dovuta alla sua data di nascita - ma è al contempo preoccupata per due cose; l'avvicinarsi della sua morte e le continue visite di un boss delle triadi, ossessionato dalla morte della moglie e della figlia. I problemi sorgono quando JoJo, inizialmente scettica, inizia veramente a vedere lo spirito di una donna, che vuole impossessarsi del suo corpo per trovare vendetta.
Horoscope 1: The Voice from Hell è un film decisamente strano. Se da un lato la storia è interessante e possiede dei risvolti originali, dall'altro è sempre in bilico tra diversi elementi contrastanti che finiscono col minare la completa riuscita. Snervanti sono alcune scenette comiche disseminate nel film (facilmente attribuibili alla presenza di Wong Jing?), come ad esempio le parti relative al poliziotto innamorato della ragazzina - che ha un ruolo marginale nella vicenda, ma a cui viene dedicato una buona porzione del film - o come il personaggio del nonno di JoJo, simpatico quanto si vuole, ma forse un po' troppo fuori tono con il resto della pellicola. Danno ulteriore, Horoscope 1: The Voice from Hell si perde un po' nel finale, assumendo un andamento non tanto complicato negli eventi raccontati, quanto nel metodo narrativo scelto, troppo ellittico o allusivo. Nonostante questo però è un film pienamente godibile che riserva alcune soprese, regalando qualche buona scena (carina la rappresentazione visiva del mondo degli spiriti, con una buona resa del contrasto tra i vivi e i morti), degli ottimi effetti sonori e una buona recitazione. In particolare l'anziana Helena Law - che vanta una carriera davvero sterminata, oggi sempre più spesso in ruoli da caratterista - e Athena Chu, brava nel sottolineare con le espressioni del viso e i movimenti del corpo lo stato d'animo del suo personaggio.
Un film povero, probabilmente girato con un budget limitato - si vede pienamente in alcune scelte - ma che per questo non si accontenta di risultare una semplice produzione di serie b. La regia è infatti saldamente presente, e pur priva di particolari doti artistiche o invenzioni stilistiche, risulta funzionale e scorrevole. Le scenografie sono sufficientemente cheapy da donare all'intera operazione un aspetto realisticamente inquietante, anche se poi l'aspetto generale di costumi e location è in grado di offrire un aspetto più cool e alla moda. Forse la fotografia è un po' sottotono, con continui giochi di luci e ombre un po' fini a se stessi, ma comunque ampiamente sufficiente.
Rimane la delusione per un prodotto che avrebbe potuto assurgere a pretese completamente diverse se vi fosse stata un po' più di accortezza nei singoli aspetti.

Hong Kong, 1999
Regia: Steve Cheng
Soggetto / Sceneggiatura: Chan Yu Fai
Cast: Athena Chu, Chin Kar Lok, Eric Wan, Pinky Cheung, Helena Law