Categoria: FILM

The Road Less TraveledIl camionista Hui Shing-leung (Louis Koo) investe e uccide un uomo sulla strada tra Hong Kong e Guangzhou; dopo aver scoperto che l'uomo stava per sposarsi con Lu Yin (Crystal Huang) ed era in procinto di diventare padre, il senso di colpa diviene insostenibile. Shing-leung decide di cercare in ogni modo di aiutare la ragazza senza rivelare la sua identità.
Produce, ma forse contribuisce con qualcosa in più, Derek Yee, in un melò che probabilmente non potrebbe esistere senza il successo del suo Lost in Time del 2003, ultima grande prova di Cecilia Cheung prima della cacciata dall'Eden e delizioso esempio di come, anche nella Hong Kong post-handover, si potesse realizzare un film eccellente sul (quasi) nulla, avvalendosi solo della sincerità di uno script che parlasse al cuore e di interpreti formidabili nella loro umanità.

Medesimo espediente narrativo, l'abusatissimo incidente d'auto (sull'incidente d'auto come evento cardine delle ultime sceneggiature Hkesi si potrebbe scrivere un trattato), per far sì che lo status quo ante sia irreparabilmente compromesso e rimpiazzato da una più incerta e problematica nuova realtà con cui fare i conti, fonte di perpetuo disagio ma anche della messa in discussione di certezze cristallizzate ma mai approfondite nei loro risvolti più contraddittori. Risulta difficile immaginare una relazione così lunga tra Hui Shing-leung e Susan (Karen Mok), considerato il contrasto tra le personalità, ma è la reazione a catena determinatasi a esaltare le divergenze e a deviare il corso naturale degli eventi. Scossa e (possibile, benché difficoltoso) riassestamento.

Derek Chiu, l'ex giovane talento di Final Justice e Comeuppance poi smarritosi in produzioni discutibili, sceglie di approcciare il melò con distacco: anziché lasciarsi trasportare dalla forza improvvisa dei sentimenti, preferisce tenere a bada gli effluvi emotivi e gestire il non-detto. Da questo punto di vista la sequenza con Karen Mok e Crystal Huang è esemplare: un accumulo di segreti e deduzioni che porta a una rivelazione ignota a chiunque, un gioco di sottrazione che esalta il turbinio interiore di un triangolo singolare per natura e svolgimento. Il tutto riuscendo a mantenere il contesto credibile, umano, down to earth, tanto da non suonare inverosimile nemmeno quando la trama presta il fianco alla più improbabile delle svolte. Un approccio minimal che si rivela una scelta vincente e permette di sorvolare sulla visione un po' demodé e lievemente stereotipata del confronto tra mainlanders e Hkesi - vissuto sul filo delle differenze culinarie ma soprattutto dell'approccio alla vita (frenetico nel secondo caso, contemplativo e fatalista nel primo) – oltre che sulla tendenza alla paresi recitativa del sempre più ubiquo Louis Koo.
 

 

Hong Kong, 2010
Regia: Derek Chiu.
Soggetto/Sceneggiatura: Derek Chiu, Chan Kin-chung.
Cast: Louis Koo, Crystal Huang Yi, Karen Mok, Chen Xi-bei, Lai Yiu-cheung.