Categoria: RIVISTE

L'appuntamento annuale con il catalogo del Far East Film festival sta diventando un'occasione imperdibile per fare il punto della situazione sul cinema asiatico della stagione precedente. Da quando il Centro Espressioni Cinematografiche ha meritoriamente deciso di allargare la manifestazione a tutto il cinema orientale, i saggi presenti nel catalogo sono infatti un'opportunità unica. Quest'anno di particolare interesse risulta il saggio di Anchalee Chaiworaporn sulla situazione thailandese, un'industria ancora piccola ma in costante crescita, che nel 2001 ha riservato diverse sorprese. Se il cinema filippino (saggio di Noel Vera) e quello di Singapore (articolo a quattro mani di Yvonne e Jan Uhde) presentano una battuta d'arresto, maggiore interesse ha suscitato la Corea del Sud (a cura dell'instancabile Darcy Paquet), vera stella (ri)nascente del cinema mondiale, che nelle passate stagioni ha saputo coniugare cinema popolare e d'autore, partecipando a festival e al contempo gareggiando alla pari con i blockbuster americani. La situazione in Cina è sempre ambigua (nelle parole di Maria Ruggieri); segni di novità iniziano a intravedersi, ma bisognerà attendere che gli indipendenti si stabilizzino e che alcuni nodi (distribuzione e censura in primis) vengano risolti. Intanto contano idee nuove e i bassissimi budget richiesti. Il Giappone, come sempre, fa storia a sé. Mark Shilling disseziona la stagione passata tra i successi da botteghino e le pellicole di qualità. Il pianeta Hong Kong, suddiviso in due saggi di Tim Youngs e Ryan Law, fotografa una realtà in mutamento in cerca di un obbiettivo: tornano a salire gli incassi, ma rimane il problema di un cinema ancora in cerca di se stesso.
Di contorno, le solite interviste: si passa da Joe Ma, di ritorno a Udine per il secondo anno di fila, Sandra Ng, la scoperta Soi Cheang e il punto della situazione con la coppia Johnnie To/Wai Ka-fai. Per quanto riguarda le retrospettive, oltre all'intervista con Patrick Leung (proiettati tutti i suoi film), si è dato spazio al cinema di animazione cinese (una retrospettiva dalla seconda guerra mondiale ad oggi) - con anche un confronto con l'animazione giapponese - e al largamente sconosciuto mondo dei pinku eiga giapponesi.
Naturalmente rimangono le dettagliate schede di ogni film presente (quest'anno si arriva a 73!), con relativi crediti. Unica nota dolente in un panorama altrimenti perfetto, l'eclatante aumento di prezzo, più che raddoppiato rispetto all'anno scorso (si passa dalle diecimila vecchie lire agli attuali dodici euro).

Numero: 99 / 100
Periodo: Aprile 2002
Autori: AA. VV.
Lingua: Italiano / Inglese
Formato: Brossurato
Foto: B/N / Colore
Pagine: 144
Prezzo: € 12