Categoria: FILM

Love in a Fallen CityDopo il grande successo di Boat People la grande occasione di Ann Hui è simboleggiata dal prestigioso scudetto degli Shaw Brothers. Con un budget sostanzioso e tanta libertà di azione, la regista mette subito al lavoro tecnici e troupe - Tony Hope direttore della fotografia, Stanley Kwan aiuto regista, Tony Au direttore artistico - per creare l'atmosfera giusta per l'adattamento dell'omonima novella della scrittrice Eileen Chang. Di mélo si tratta e dalla coppia mélo per eccellenza - Chow Yun Fat e Cora Miao, riuniti per la quarta volta consecutiva a partire dal dramma televisivo Hotel - non si può prescindere.
Ambientato in prossimità della seconda guerra mondiale, Love in a Fallen City è la scoperta dei sentimenti di due persone sole: una, un ricco emigrato di ritorno dall'Inghilterra, dal carattere gioioso e vitale, prende ogni cosa, anche le emozioni profondi, con un'idea tutta particolare di serietà; l'altra, divorziata e a carico di una famiglia che non perde occasione per biasimarla, timida e morigerata, cerca solo una chance per voltare pagina. Due anime che si incontrano e provano, studiandosi, a capire se può nascere qualcosa. Sarà proprio la guerra a costringere i due amanti, il cui tira e molla parrebbe continuare all'infinito, a optare per una decisione netta.
Esplicito ma sempre controllato, Love in a Fallen City è un dramma razionale, algido, che rivela presto la sua origine letteraria - l'apertura quasi teatrale; alcune battute cerebrali e poco spontanee - e che gioca molto sull'eleganza per sottolineare lo sguardo distaccato dell'autrice. Non siamo però di fronte a un lavoro impersonale o superficiale: la pellicola contempla con occhio critico il problema dell'identità, giocando sul contrasto di personalità tra il ricco gentleman di Hong Kong che è attratto dalla cinesità della donna di Shanghai e l'attaccamento quasi masochistico di lei a usi e costumi, repressivi, da non abbandonare neanche in caso di disperazione assoluta. Messa in scena sontuosa, recitazione di altissimo livello, ricostruzioni di millimetrica precisione, colonna sonora avvolgente e struggente (opera di Violet Lam, premiata con l'Hong Kong Film Award): non è il capolavoro annunciato ma un esempio molto solido di come sia possibile far coesistere due tipi di Storia - il conflitto bellico e il tormento amoroso - e di come si possa sintetizzare attitudine intellettuale, dilemmi (sovra)nazionali, derive emotive, temi multietnici e spirito popolare.

Hong Kong, 1984
Regia: Ann Hui
Soggetto / Sceneggiatura: Fung Cho
Cast: Cora Miao, Chow Yun Fat, Geung Chung Ping, Chiao Chiao, Helen Ma