Categoria: FILM

Torrent of DesireDue grandi amici, cresciuti insieme e inseparabili nonostante i caratteri diversissimi, inseguono la stessa bellissima donna, Danfeng, una modella conosciuta da poco: uno dei due, il probo Hanming, si fa da parte e permette all'altro, il tormentato David, di conquistarla e impalmarla. Danfeng ha un effetto miracoloso su David e con il suo amore lo riconduce sulla retta via. Ma una volta insediatasi in casa, accolta a braccia aperte dal padre burbero e malato di David, la novella sposa conosce un piccolo mondo di livori e rancori, dominato dalla sorella del marito, la sensuale Mona, da sempre innamorata di Hanming, da cui è stata respinta più volte, insofferente alla severità paterna, spirito (fin troppo) libero carico d'odio nei confronti di ciascun membro della famiglia (allargata).
Torrent of Desire è un'eccezione nel novero del mélo tradizionale, il primo passo - assolutamente non timido: non mancano nudi e tentazioni erotiche - verso la fase adulta di un genere troppo codificato. Riprende alla lontana Come le foglie al vento di Douglas Sirk e con la medesima passionalità si focalizza sulle difficili relazioni, dapprima romantiche ma inevitabilmente destinate alla tragedia, che si sviluppano in un micro-cosmo ristretto. E' la definitiva disgregazione del nucleo familiare altoborghese - che culmina nella violenza fisica e psicologica continuata - e dei valori impliciti (amore, amicizia, fiducia): il padre ha trascurato la prole e ha coccolato un figlioccio, creando nei figli naturali ogni sorta di insicurezze e complessi di inferiorità. I due fratelli sono allora il fulcro della narrazione: due comete nichilisticamente pronte all'auto-combustione per eccesso di vizi e debolezze. Il gioco degli opposti prevede due nemesi troppo perfette per essere vere - Danfeng e Hanming, non per niente sospettati di avere una relazione e inconsciamente causa scatenante del dramma - e un giudice - il padre - non troppo imparziale. La contrapposizione non è più maschile / femminile, ma piuttosto retto / corrotto: e la parabola di redenzione di David - un ottimo Kiu Chong - supera per intensità la storia d'amore con Danfeng - la star Jenny Hu, cui spettano i piacevoli numeri canori (per contrasto significativi: dimostrano come il vecchio stile del mélo duro e puro sia ampiamente superato) - o l'amicizia virile con Hanming; idem per i tentativi di seduzione, sempre più arditi, messi in atto da Mona - la sexy Angela Yu, che concede molto al pubblico: non a caso passerà in pianta stabile al softcore - per irretire il virginale Hanming. Anche la regia del veterano Law Chun opera scelte nette, per staccarsi chirurgicamente dal sostrato di partenza e rielaborarne le (medesime) conclusioni: spesso adopera panoramiche e campi lunghissimi per straniare lo spettatore, quindi lo colpisce con improvvisi primi piani, carrellate veloci, inquadrature angolari e impeti di energia - le corse in auto; le scazzottate; alcune incursioni nel thriller hitchcockiano -, sostenuto da una colonna sonora ritmata, a tratti addirittura impazzita - lo splendido prologo prima dei titoli di testa -, spesso capace di sostituire le parole - la marcia nuziale che irrompe durante una telefonata importante -, senza sottolineature non necessarie e senza esagerazioni.

Hong Kong, 1969
Regia: Law Chun
Soggetto / Sceneggiatura: Ling Hua
Cast: Kiu Chong, Jenny Hu, Yang Fan, Angela Yu, Tin Fung