Karen MokC'è un particolare che identifica subito Karen Mok e impedisce di dimenticarsene, un sorriso ampio e simpatico che ne illumina il volto. Dapprima cantante (ha composto le canzoni di molti dei film in cui ha recitato), Karen ha trovato nel cinema una seconda via artistica che la ha consacrata: pur non essendo una diva di quelle che mandano in visibilio il pubblico al primo sguardo, l'attrice, cresciuta tra Hong Kong e Europa (parla perfettamente italiano), ha saputo infatti ritagliarsi in breve tempo uno spazio importante nel panorama cinematografico dell'ex colonia britannica.
La sua attitudine non è quella della protagonista assoluta, piuttosto è portata per ruoli di spalla o di caratterista che le permettano di interagire con star di prima grandezza. Ideale come comple(ta)mento di attori di grande spessore, la Mok ha dimostrato di saper far valere in primo luogo le sue qualità recitative, ancor più che la sua bellezza. Proprio per questo motivo ha lavorato con registi importanti, come Derek Yee in Viva Erotica, buffa riflessione sul mondo dei softcore Cat. III, come Yim Ho in Kitchen, tratto dal bestseller di Banana Yoshimoto, e come Wong Kar-wai che in Fallen Angels le ha permesso di sprigionare la sua verve per dare maggiore seriosità al primo episodio della pellicola.
L'attrice non ci mette molto a farsi notare, tanto che è subito arruolata da Jeff Lau per affiancare Stephen Chiau nel mastodontico A Chinese Odyssey, e successivamente nell'altrettanto riuscito Out of the Dark. Il rapporto privilegiato con il comico continua proficuamente fino al recente Shaolin Soccer, in cui si presta per una deliziosa e rapida comparsata. In King of Comedy ottiene un ruolo delicato, quello dell'eroina di arti marziali che si innamora della sfigata comparsa interpretata da Chiau; in The God of Cookery è costretta a recitare sotto un pesante trucco per apparire brutta e con la faccia sfregiata (farà lo stesso, con meno risate, in The Irresistible Piggies).
Il talento comico di cui l'attrice dispone sta tutto nella capacità di non prendersi troppo sul serio e di fare dell'auto-ironia la propria cifra stilistica. Ciò non toglie che lei si trovi a suo agio anche in ruoli drammatici, come nel caso della poliziotta trascurata da un musicista troppo pieno di sé nello splendido Task Force di Patrick Leung, o come quando è costretta a formare con Gigi Leung e Takeshi Kaneshiro un tragico triangolo amoroso in Tempting Heart.
Ultimamente ha cominciato a diversificare le sue apparizioni, con una maggiore propensione per il cinema popolare. Il suo ruolo in Sexy and Dangerous, variante al femminile di Young and Dangerous, è il preludio al suo ingresso nella serie ufficiale ideata da Andrew Lau e Manfred Wong. Nel terzo episodio debutta come figlia del prete e subito dà filo da torcere all'istrionico Jordan Chan, con cui inizia a flirtare e insieme al quale scompare, a sorpresa, dopo la quarta pellicola.
Non affamata del successo a tutti i costi come molte colleghe, Karen riesce comunque a conquistare Andrew Lau, che la include in Best of the Best, e Daniel Lee, che ne sottolinea una certa goffaggine confrontandola con il super eroe Jet Li in Black Mask. Dopo un periodo in cui ha privilegiato la carriera musicale, Karen è stata richiamata dai produttori, che in lei vedono un possibile testimonial globalizzato del cinema del nuovo millennio. Dinamica, sprezzante, aggressiva, Karen Mok viene riciclata come eroina d'azione, pronta a tutto, capace di affrontare ogni situazione, statica o movimentata, senza problemi di sorta: questa mutazione d'immagine viene affrettata, in misura minore, da un film a basso costo come Roaring Wheels, e soprattutto da pellicole ambiziose quali Goodbye Mr. Cool e So Close.

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