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A Better Tomorrow

Dettagli
Scritto da Emanuele Sacchi
Pubblicato: 03 Maggio 2008
Creato: 03 Maggio 2008

A Better TomorrowGià da diverso tempo Eagle ha fatto uscire la trilogia di A Better Tomorrow, uno dei capisaldi del cinema di Hong Kong senza il quale, forse, questo portale non esisterebbe nemmeno. Andiamo a vedere cosa va ma soprattutto – ahimé – cosa non convince appieno.

A BETTER TOMORROW
Titolo originale: A Better Tomorrow
Regia: John Woo
Casa video: Eagle Pictures

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VIDEO
: Sulla custodia si parla di una presunta «versione integrale rimasterizzata in alta definizione», ma pare più che altro uno slogan di fronte all'effettivo riscontro dei fatti. Formato widescreen 1:85:1, colori abbastanza nitidi, ma pare evidente il logorio del master originale. La pellicola è certamente datata ma, se consideriamo le ultime sontuose versioni rimasterizzate uscite a Hong Kong, si poteva certamente fare di più per l'edizione italiana di un film di questa importanza.
AUDIO: Unica traccia in 5.1 quella doppiata in italiano, come prevedibile. Il doppiaggio è quello – rivedibile, ma lo è quasi sempre con i film orientali – classico e passato più volte su Italia 1: per qualcuno rappresenterà un bonus da effetto nostalgia, legato a una prima visione che certo non si dimentica. Oltre a una traccia inglese di dubbia utilità c'è anche l'originale in stereo con sottotitoli obbligatori in italiano. E qui c'è molto da dire: i poliziotti bianchi diventano del Caucaso (!?!), intere parti di dialogo si perdono per strada. Basti pensare al confronto, fondamentale per la dinamica del film, tra Kit (Leslie Cheung) e Ho (Ti Lung), in cui il primo pretende di essere chiamato «Sir» dal fratello maggiore e che si perde in una sottotitolatura raffazzonata. E questo non è che un esempio.
EXTRA: Menu di qualità pessima, da paleolitico del DVD, che ci introducono a una sezione extra quantomai essenziale. Oltre alla pleonastica photo gallery figurano il trailer originale, quello (curiosità sfiziosa) internazionale e la biografia dei tre protagonisti, di John Woo e Tsui Hark. A parte quisquilie come Ann Hui che diventa un «lui», le bio fanno sinteticamente il loro dovere, per chi fosse interessato a una rapida infarinatura sui colossi del cinema di Hong Kong.

Election

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Scritto da Matteo Di Giulio
Pubblicato: 18 Febbraio 2008
Creato: 18 Febbraio 2008

ElectionIl dvd editato da Dolmen per il mercato italiano ricalca da vicino la versione hongkonghese a disco singolo uscita per la locale casa Panorama; e vale l'acquisto.

ELECTION
Titolo originale: Election
Regia: Johnnie To
Casa video: Dolmen

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VIDEO:
  Si parte bene: video anamorfico con riversamento di qualità cristallina, formato 2.35:1 ovviamente rispettato e ottima pulizia del quadro, con colori mai troppo saturi. La compressione in digitale non risente neanche delle numerose scene scure, tanto che la brillante fotografia di Cheng Siu-keung e To Hung-mo risulta esaltata a dovere.
AUDIO: Se il doppiaggio italiano, presente in doppia scelta, Dolby Digital 5.1 e 2.0, delude, la traccia in cantonese, sempre in Dolby Digital 5.1, è estremamente consigliata. La profondità e la resa sonora sono limpide, soprattutto per come decantano, a differenza delle tracce nostrane, rumori e sottofondo. Chiudono il cerchio i sottotitoli in italiano per non udenti per le tracce tradotte e in italiano semplice per quella cinese.
EXTRA: Non male la parte dei contenuti speciali, cui si viene introdotti da una serie di menu statici che ben rappresentano la pellicola. Il piatto di contorno prevede il trailer originale, una nutrita galleria fotografica a tutto schermo e il making of, sottotitolato, di qualità video non sopraffina ma dai contenuti imprescindibili per entrare in sintonia con il regista, il cast e la troupe, intervistati a più riprese. Peccato che duri poco meno di 10 minuti. Ma è sufficiente, insieme al motivo principale che parte all’inserimento del disco già nel menu principale, per entrare con il cuore e con lo spirito in sintonia con l’opera di Johnnie To.

Fearless

Dettagli
Scritto da Matteo Di Giulio
Pubblicato: 18 Febbraio 2008
Creato: 18 Febbraio 2008

FearlessDopo un passaggio cinematografico con discreti riscontri arriva l’edizione in dvd per il gongfupian di Ronny Yu con Jet Li. Il disco italiano non delude.

FEARLESS
Titolo originale: Fearless
Regia: Ronny Yu
Casa video: 01

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VIDEO: All’altezza la trasposizione delle immagini, sostanzialmente prive di difetti, anche quando lo spettacolo si fa concitato e ricco di colori o di movimento. Formato anamorfico e quadro pulito rendono la visione molto piacevole.
AUDIO: Le tre tracce presenti sono in mandarino e italiano, Dolby Digital 5.1, e in italiano, DTS. Poca la compressione e ottima la resa sonora.
EXTRA: Vi si accede attraverso una serie di menu di transizione piacevolmente animati. Interessante la presenza di una lunga sequenza bucolica tagliata dal montaggio originale e di un collage di brevissime clip inedite, tutte in lingua originale con sottotitoli in italiano. Occorre precisare che queste scene non sono presenti neanche nel director’s cut uscito a Hong Kong in dvd, mentre nell’edizione italiana mancano tante sequenze di quella versione, molto più lunga. Ricca la sezione con le interviste agli attori, divise in sottocapitoli: Jet Li, Masato Harada, Anthony De Longis e Brendon Rhea parlano con entusiasmo del loro lavoro di preparazione, anche se purtroppo i minuti loro concessi sono centellinati. Due trailer, quello italiano e quello americano (non sottotitolato e poco correttamente spacciato per l’originale cinese) anticipano la galleria fotografica, con diverse immagini tratte dalla pellicole. Alquanto inutili le sequenze selezionate a beneficio dello spettatore che voglia una breve sintesi di quanto visto e dei momenti più spettacolari. Decisamente meglio, invece, il making of che arriva direttamente dal disco americano: è in inglese con sottotitoli e include interviste, riprese sul set e voce over che raccorda i diversi momenti.

PTU

Dettagli
Scritto da Emanuele Sacchi
Pubblicato: 03 Maggio 2008
Creato: 03 Maggio 2008

PTUUn'altra collaborazione tra Ripley’s Home Video e il Far East Film Festival di Udine e un altro centro: la riedizione di uno dei maggiori capolavori di Johnnie To strappa applausi a scena aperta per qualità tecniche e cura usata nella realizzazione.

PTU
Titolo originale: PTU
Regia: Johnnie To
Casa video: RHV

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VIDEO
: Pur essendo il tipico film «stressa-DVD», fatto di neri a volontà (tutto si svolge in una notte e molto in esterni), la qualità è elevatissima e in grado di conservare tutta la magnificenza dell'indimenticabile proiezione in quel di Udine, a tutt'oggi l'unica su schermi italiani. Widescreen 2:35:1 perfetto per i piani sequenza della cinepresa indagatrice di To e per perdersi nella notte di Hong Kong, abbracciando con lo sguardo tutta la discutibile umanità che la popola.
AUDIO: Un film in cui l'audio e la colonna sonora sono così importanti e onnipresenti meritava un servizio coi fiocchi e anche qui non ci si può lamentare. Bassi profondi e ben amalgamati tanto nel 5.1 italiano che in quello cantonese. A dimostrazione che c'è lo zampino del Far East e dell'amore che questo nutre per il cinema orientale, sono ben due le tracce originali, surround 5.1 e stereo, ambedue in Dolby Digital. Manca giusto il DTS, presente nel DVD originale, ma la compresenza di diverse tracce audio e degli extra ha certamente costretto a delle scelte.
EXTRA: Ottimi e abbondanti, raggiungibili attraverso curatissimi menu animati. Manca solo il commento audio di To, ma sarebbe davvero chiedere troppo. Il regista comunque viene intervistato sulla lunga e travagliata gestazione del film nella cornice suggestiva del Lido di Venezia; stessa cosa per Lam Suet, caratterista dai mille ruoli che racconta gli inizi con To in Where a Good Man Goes e il ruolo più importante rispetto al consueto che ricopre in PTU. Oltre al trailer sono ben due i contributi critici, quello in video di Giorgio Placereani e quello nel booklet di Alberto Pezzotta, al solito essenziale e nel contempo illuminante nell'inquadrare le ragioni che fanno di PTU uno dei più importanti capitoli di una carriera esemplare.

The Eye

Dettagli
Scritto da Matteo Di Giulio
Pubblicato: 03 Marzo 2008
Creato: 03 Marzo 2008

The EyeA sorpresa The Eye dei fratelli Pang è arrivato anche in Italia, e visti i buoni incassi Eagle appronta un'edizione home video di tutto rispetto, sia sul fronte audio/video che dal punto di vista degli extra.

THE EYE
Titolo originale: The Eye
Regia: Oxide Pang, Danny Pang
Casa video: Eagle Pictures

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VIDEO: Le prime immagini mettono subito in evidenza che da un ottimo master di partenza si è ottenuta una digitalizzazione cristallina. I colori sono ben nitidi e non risentono mai della compressione, anche nelle scene più difficili, in cui è un unico colore primario - tanto il nero quanto il bianco -, con tutte le sfumature cromatiche del caso, a risaltare. Il formato anamorfico esalta la visione su schermi di nuova generazione. Rispettata la ratio originale, 1.85:1, e al contrario di quanto si potesse temere, nessuna censura nella presentazione dell'opera al pubblico italiano. La fotografia sgranata  e il montaggio veloce risaltano con piacere.
AUDIO: Non eccelsa la traccia doppiata in italiano, come spesso accade per le produzioni orientali, in cui la mimica e la pronuncia, troppo diverse dagli standard occidentali, mal si adattano alla localizzazione. Le tracce italiane proposte sono però tecnicamente ineccepibili: la prima in DTS ES 6.1, la seconda in Dolby Digital 5.1; entrambe coinvolgenti e molto potenti. Ugualmente penetrante l'audio cantonese, in Dolby Digital a sei canali, che in alcuni momenti di tensione raggiunge maggiore profondità delle versioni parallele. La presenza di un doppio sottotitolo italiano, per udenti e per non udenti, incoraggia alla visione in lingua originale chi non ami leggere le trasposizioni onomatopeiche.
EXTRA: Solo tre, ma di tutto rispetto. Il trailer italiano, targato Eagle, è un buon incipit, nonostante la voce guida troppo impostata che finisce per globalizzare, e normalizzare, un prodotto in realtà molto diverso dalla media horror del periodo. Lo «speciale The Eye» parte con una serie di interviste a gente comune, che racconta e tramanda oralmente le leggende spaventose della tradizione popolare. E' solo sottotitolato ma vale lo sforzo: partecipano infatti al banchetto, tra i tanti, i due gemelli registi, il produttore Peter Chan e la protagonista Angelica Lee, a regalare al pubblico uno sguardo dall'interno. Dura solo una decina di minuti, ma li vale tutti. Al pari è molto interessante il backstage, che consiste principalemente in interviste e nelle riprese dietro le quinte, rubate con una videocamera dai membri della troupe. Non è molto più lungo del primo documentario, di cui costituisce, idealmente, una sorta di seconda parte inscindibile. Insieme formano un making of completo e intrigante, ricco di spunti di riflessione e di approfondimenti.

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