Asian ConnectionLee e Mike, due poliziotti dai metodi sbrigativi, perdono cinque milioni di dollari della polizia in un'operazione anti-droga riuscita male. Spediti in fretta e furia a Taipei dal loro superiore, i due reincontrano per caso l'uomo che gli ha scippato il malloppo: seguendone le sue tracce Mike riesce fortunosamente a infiltrarsi in una banda di pericolosi narcotrafficanti guidata dal ricercato Chen Jian-shui. Lee, nel tentativo di tirare fuori l'amico e collega da una brutta situazione, è costretto a scendere a patti con le forze dell'ordine locali, rappresentate dal burbero commissario Ma e dalla sua bella assistente, da cui è malvisto per le libertà che si prende in servizio pur di perseguire i suoi scopi.
Asian Connection è il classico poliziesco di metà anni '90: va subito al sodo, sfrutta location insolite (Taiwan, un trend nel periodo) e un cast affiatato (emergenti e caratteristi in quegli anni spesso stretti intorno al protagonista Lee: Michael Chow, Ricky Yi, Blacky Ko, il villain locale Jack Kao e un giovanissimo Nick Cheung), esibisce il machismo e la violenza che caratterizzano gran parte delle produzioni in cui fa capolino il nome di Danny Lee (compreso il sempiterno discorso sui limiti dei poteri della polizia) e mette in scena scene d'azione spericolate e sparatorie mozzafiato. La regia, in condivisione, è di David Lam e Yuen Tak - a quest'ultimo toccano soprattutto gli aspetti tecnici legati ad acrobazie e stunt -, veterani di polso, affidabili e in grado di realizzare un prodotto facilmente commerciabile, senza fronzoli, preciso ed efficace. Dietro la facciata professionale, assolutamente non impersonale, fanno un figurone la fotografia del bravissimo Ko Chiu Lam - mette letteralmente in cattiva luce le notti selvagge di Taipei - e la sceneggiatura di Wong Ho Wa, che preferisce rischiare un approccio diverso sottolineando efficacemente i complicati rapporti di forza (non senza ironia: i serrati scambi di opinione tra l'hongkonghese Lee e il taiwanese Ma che sfociano in maniera sottile nel reciproco apprezzamento) e sfumando nella tragicommedia i personaggi più delicati (in grande forma Michael Chow, undercover per necessità, eccellente giocatore d'azzardo). Il risultato è nettamente superiore alle aspettative dei palati più raffinati ma contemporaneamente in grado di soddisfare gli amanti del noir duro e diretto.

Hong Kong, 1995
Regia: David Lam, Yuen Tak
Soggetto / Sceneggiatura: Wong Ho Wa
Cast: Danny Lee, Michael Chow, Chan Chung-yung, Jean Wang, Blacky Ko

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.