Broadcast QueenE' come una scampagnata, questo film facile e buffo, ma in realtà pieno di espedienti vivaci. Una ragazza che vive in una barca in riva al mare insieme alla mamma cieca, viene scoperta da un ragazzo che ha connessioni con una piccola agenzia di talent-scout. Il ragazzo e la ragazza si piacciono, ma la ragazza è troppo ingenua e si lascia trattare non solo male ma anche insolentemente dai talent-scout che cercano perfino di metterle le mani addosso. Il ragazzo visto l'andazzo si offende con la ragazza che gli sembra facile e anche troppo sciocca. Per fortuna le sorelle del ragazzo fanno da tramite, e con molte piccole trovate riescono a riappacificare i piccioncini. La ragazza con queste esperienze cresce e diventa più saggia, ma c'è ancora un ostacolo da superare: la mamma cieca non vuole assolutamente che la figlia si sposi.
Di chi è questo film? Quando Wong Yiu lavora con Lui Kei non si può mai veramente dire, perché Wong Yiu non aveva uno stile preciso, ma guarda caso tutte le volte che è coinvolto Lui Kei certe cose tipiche ritornano, e sono proprio quelle che diventeranno caratteristiche del cinema di Lui Kei. Broadcast Queen è un film vispo, sveglio, e in molti punti farsesco e clownesco, pieno di allegria, senso del ritmo, e un gusto particolare per le situazioni cattivelle (la scenetta in cui si Ko Lo-chuen minaccia per gioco Nancy Sit e Lydia Shum adolescenti con un boccione pieno di pipì maleodorante; oppure i ripetuti calci in pieno sedere dati con soddisfazione e felicità! Tenendo in mente che escrementi e sederi saranno un espediente tipico dell'umorismo di Lui Kei regista, specie quando entrerà in fase osé). Wan Fong-ling nonostante sia la protagonista femminile, non è che una comparsa scelta per l'incredibile e legnosa somiglianza con Linda Lin Dai, e funziona bene solo perché adeguatamente guidata da Lydia Shum, Nancy Sit e Lui Kei. Il vero unico protagonista è allora Lui Kei, il quale non avrebbe sfigurato appaiato a un Buster Keaton o a un Harry Langdon. Un attore muto nato, piccolo, leggero e veloce, preciso e saltellante nei movimenti, loquace e espressivissimo già solo con gli sguardi: ottimamente recitata, ben montata, ben girata e ben musicata per esempio la scena dal parrucchiere, con Lui Kei che dopo aver rifiutato con disprezzo le avances di una riccastra vecchia che cuoce sotto il casco, va da Wan Fong-ling e le mescola e friziona e lancia e pastrocchia lozioni e sciampi in testa, serissimo e snodato, e per questo ancora più buffo. Interessante e precisa l'idea che viene data della giovane donna in carriera: carina dolce e gentile, quando è però troppo docile va trattata a pesci in faccia (non solo con tentativi di violenza da parte dei talent-scout, ma anche dal fidanzato che non sa risparmiarsi lanci di crema in faccia e bicchieri d'acqua svuotati sulla testa), e solo quando acquista esperienza e diventa resistente agli inevitabili urti umilianti imposti dagli uomini, imparando a reagire per le rime con un sorriso sapiente, allora finalmente merita la considerazione e la fedeltà del compagno: anche questo è un tipico modo di pensare alle donne evidentissimo in tutti i film di Lui Kei, che con scherzetti taglienti puniva e fustigava le donne sciocchine e deboli e cadeva ai piedi di quelle forti e decise. E in Broadcast Queen c'è proprio un momento, quando ormai Wan Fong-ling è cresciuta e sa il fatto suo, in cui lei chiede a Lui Kei che le si rivolga con rispetto, dicendo per favore, e lui acconsente e da quel punto in poi la coppia non ha più dissapori e lui non ha più sospetti né dubbi. Singolarmente simpatici anche certi modi di chiudere le scene, con Lydia Shum e Nancy Sit che escono dal campo andando addosso alla cinepresa fino ad oscurarla, riapparendo poi nella scena successiva uscendo col movimento contrario, proprio dall'angolatura più vicina alla cinepresa. Insomma Broadcast Queen non è che un filmetto, tra l'altro girato in estrema economia; però per esempio è paragonabile, come verve in ristrettezza di mezzi, a Young, Pregnant and Unmarried. Le trovate non mancano e si nota anche una cura speciale per i particolari (le foto di Connie Chan Po-chu sistemate in posizione strategica durante conversazioni particolari); il risultato è brillante ed estremamente divertente.

Hong Kong, 1967
Regia: Wong Yiu
Soggetto / Sceneggiatura: Lau Sang, Lau Shun
Cast: Lui Kei, Wan Fong Ling, Lydia Shum, Nancy Sit, Ko Lo-chuen

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