Election 2Dopo due anni dall’ascesa di Lok (Simon Yam) ai vertici della triade Wo Sing, arriva il tempo di scegliere un successore. Election 2 – Harmony is a Virtue riprende la strada lasciata con il finale di Election e lo fa con un passo più politico e meno didascalico, tratteggiando le dinamiche del potere triadico alle prese con le ambizioni alla normalità di Jimmy (Louis Koo), che diventa il candidato prescelto a raccogliere il testimone di Lok. La questione è che il Lok che esce dai due anni di reggenza non ha intenzione di rinunciare, e Jimmy, seppur riluttante in principio, si rivela un avversario più pericoloso del Big D interpretato da Tony Leung Ka-fai nel primo film.

Il destino non si cambia e per ogni azione ci sono conseguenze da affrontare: chi le sa accettare e riesce ad adattarsi al substrato degli eventi sopravvive, chi nega la forma del mondo per tracotanza d'imposizione della propria volontà soccombe. L'armonia è davvero una virtù, ma nella Hong Kong del dopo handover, il termine armonia ha cambiato significato, e nella scena finale di Election 2 Johnnie To ci spiega i suoi perché.

La violenza assume le sfumature yin del volto e delle movenze di Jimmy, che mantiene il suo profilo di normalità nell’ambizione anche alle prese con la violenza più trucida1.

Un To scuro e cattivo come raramente prima ci consegna un ritratto estremo - e in quanto tale, probabilmente molto romanzato - dei meccanismi che regolano la prosperità e la decadenza delle società triadiche tradizionali: un novello feudalesimo si affaccia alla ribalta di Hong Kong, dopo decenni di rispetto dei costumi antichi.
Simon Yam (Lok), Lam Ka Tung (Kun) e Mark Cheng (Bo, il killer di Jimmy) danno interpretazioni d’eccellenza in parti piuttosto difficili e sfaccettate, soprattutto per Simon Yam, incaricato di marcare la subdola trasformazione di Lok dal primo Election. Nick Cheung (Jet) e Louis Koo (Jimmy) – quest’ultimo, come spesso capita, poco a suo agio in un ruolo drammatico – si fanno maschere di notevole fissità, e però efficace e funzionale la trama. Young You (l’agente Ki della Polizia Cinese) buca lo schermo anche con una particina limitata. La fotografia cupa di notte e assolata di giorno ci avvicina ad un mondo di contrasti, sottolineato dalla colonna sonora in comune con il primo film.

Se l'eco di Fukasaku si fa sentire (soprattutto Yakuza Graveyard), e se alcune battute risuonano dell'epica scorsesiana dei Goodfellas e coppoliana dei Godfather, To non manca come sempre di far suo questo materiale per parlare di Hong Kong e dei giorni nostri, nell’ennesimo, riuscito, affresco puntuale di un’epoca aspra e vitale.

 

1 Stephen Teo, Director in Action: Johnnie To and the Hong Kong Action Film, Hong Kong University Press, 2007



Hong Kong, 2006
Regia: Johnnie To
Soggetto/Sceneggiatura: Yau Nai-hoi, Yip Tin-shing
Cast: Louis Koo, Simon Yam, Nick Cheung, Lam Ka-tung

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