Her Tender LoveDintorni di Singapore, tempi moderni in una famiglia tradizionale e facoltosa: il primogenito perde tempo a giocare d'azzardo e con le donne, e il figlio adottivo Chai-hua è innamorato della secondogenita, Ping ting. Alla morte del padre, che avviene in circostanze molto drammatiche, il figlio maggiore si impossessa contro i voleri testamentari di tutti i beni della famiglia, salvo poi perderli al gioco poco dopo, restituendo alla sorella quel che resta, ipotecato, con un raggiro. Ping ting è disperata, ma Chai-hua ha un'idea: mollare tutto e scappare a Hong Kong per ricominciare da capo. I due scappano, e Chai-hua che non ha finito l'università trova un impiego con turni di notte agli stabilimenti di un giornale. Ping ting intuisce subito che in questo modo non progrediranno molto, perché i soldi sono pochi e Chai-hua è sempre più stanco morto. Parlando con una vicina capisce che a Hong Kong è normale e necessario che anche le donne lavorino, e allora decide di farlo anche lei: trova impiego in una fabbrica e convince Chai-hua a riprendere a studiare per ottenere una laurea e un futuro più sicuro per entrambi. È un sacrificio grande, ma i due ragazzi lo accettano con entusiasmo e serietà, e tutto sembra girare pian piano per il verso giusto. Solo che un giorno Ping-ting riceve una visita in fabbrica: suo fratello l'ha ritrovata ed è ancora pieno di debiti all'inverosimile...
Her Tender Love è un film brutto; brutto nel senso di semplicione; brutto nel senso che nel 1969 in tutto il mondo sono state fatte decine di film visivamente (tecnicamente) più belli e dagli intrecci pieni di sfumature psicologiche molto più complesse. Però Her Tender Love appassiona, intrattiene e diverte. Questo film è il cinema di Hong Kong più grezzo e ruspante, difficile da giudicare con criteri estetici ma sicuramente di impatto sia per le emozioni molto primoridiali che smuove (a dire il vero se solitamente col cinema di Hong Kong la sceneggiata è sempre a un passo, qui ci siamo dentro in pieno!), e sia per la grazia che comunque riesce a domare anche le situazioni più ingestibili e a rischio di ridicolo (la mania per esempio molto classica di mettere i personaggi a fare i discorsi d'amore nei boschi e in riva al mare, in continuo movimento in pose improbabili e spesso anche pericolose). E oltretutto i messaggi di Her Tender Love sono tutti rivoluzionari: invece di subirla, ad esempio, la famiglia tradizionale viene abbandonata, e anche dal cinema tradizionale (Shaw e in molti casi anche MP & GI), Lui Kei si allontana, citandolo, negandolo, e proponendo nuove soluzioni. Là dove in un My Dream Boat (Shaw) si lascia che la famiglia collassi su se stessa incapace di muoversi verso il futuro e superando gli errori, in Her Tender Love non ci si pensa due volte: meglio rinunciare ai soldi, agli agi e ai parenti, e vivere la vita costruendosela con le proprie mani! In Her Tender Love Connie Chan, non solo donna ma anche ex-ricca, supporta il suo uomo (povero) senza sposarlo, andando a lavorare in fabbrica, e la fabbrica non tenta di mangiarsela (come invece accade nel divertente, ma inverosimile, Movie Fan Princess, in cui sempre Connie Chan per sfuggire alle violenze del direttore della fabbrica, tanto fa che trova lavoro nell'industria cinematografica!). Lui Kei ha cominciato lavorando per gli studi Shaw, e ha continuato interpretando il bellimbusto in quasi una decade di cinema cantonese. Verosimilmente, con le proprie regie in qualche modo sempre più veriste almeno per quanto riguarda determinati temi, tentava di liberare la propria figura da un mucchio di cartapesta cinematografica che lo riduceva a idolo delle ragazzine e basta. E siccome il cinema di Hong Kong era un cinema essenzialmente di star femminili (con quelle maschili esistenti, ma intercambiabili), i suoi tentativi si appoggiavano sulla figura di Connie Chan Po-chu (del resto sempre adorata da tutti i movementi di macchina firmati Lui Kei), così come i suoi personaggi si lasciavano amorevolmente mantenere dalle donne. Her Tender Love si fa ricordare per la morte quasi balzachiana (e hitchcockiana) del ricco padre, per la canzone con balletto cantata da Connie Chan in fabbrica, nella quale si chiede agli spettatori di rispettare le ragazze che lavorano, perché sanno costruirsi un futuro e valgono molto di più delle "teddy girls"; e notevole è anche la scena del mancato stupro con relativo inseguimento sul tetto, con Chan Leong-chung schifoso come raramente nella sua breve carriera, Connie Chan Po-chu più arrabbiata che mai, e Lui Kei che come al solito piomba (sempre leggiadro però) nelle inquadrature saltando da alberi e balconi. Insomma non un film eccellente, ma colorato e ricco di eventi quanto basta, tutto sommato con più pregi (di concetto) che difetti (di sciatteria tecnica).

Hong Kong, 1969
Regia: Lui Kei
Soggetto / Sceneggiatura: Lui Kei
Cast: Connie Chan, Lui Kei, Chan Leung Chung, Gung Fan Hung, Lok Kung

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