L...o...v...e... Love L...o...v...e... Love è una commedia meno stupida di quanto sembri in apparenza. Innanzitutto per la stima di cui gode il suo artefice principale, Matt Chow, sceneggiatore apprezzato qui al suo debutto come regista. L'idea di partenza è di affidarsi a una trama esile che permetta a un gruppo di comici e a una serie di belle ragazze di rimanere sempre in piano senza annoiare. Eric Kot e Nat Chan, produttore insieme a Joe Ma, ben surrogati da Jerry Lamb e Michael Tiu, riescono a reggere bene la scena, superficiali e al tempo stesso surreali, cambiando stile e recitazione quando il contesto lo richiede. Le bellezze di contorno in trasferta thailandese non fanno che riproporre il cliché dell'oca che stuzzica i maschi in eterna caccia di avventure facili.
Più che a certe commedie demenziali americane - semmai si può citare Come sposare un milionario, con Marylin - la pellicola si ispira alla tradizione locale delle commedie chasing girls. Un fenomeno dei primi anni ottanta, che Nat Chan, già allora protagonista, prova a riportare in auge e a aggiornare al gusto demenziale moderno (al moleitau di Stephen Chiau, per esempio). I quattro tombeur des femmes (tra cui c'è ovviamente un miliardario in incognito), tanto per cominciare, sono male assortiti, incapaci e presuntuosi. Le prede sono altrettanto poco omogenee, ognuna con un vizio caratterizzante: c'è la ragazza di strada che vuole il successo per non dover tornare allo squallore; c'è la bambolona sexy che cerca un uomo ricco in grado di mantenerla nel lusso; c'è la donna viziata e abituata ad avere tutto; c'è la superstiziosa che consulta l'oroscopo prima di prendere qualsiasi decisione.
Senza eccellere, Matt Chow confeziona un prodotto gradevole, facile da seguire e simpaticamente vacuo. Una commedia che dimostra come, anche in assenza di grandi idee o di intenti alti, si possa divertire il pubblico e offrirgli qualche spunto di riflessione non banale. Lo spettatore medio, fallibile come gli anti-eroi in cui si identifica, ansioso di fuggire all'ordinarietà di casa-e-ufficio, è stimolato al confronto e premiato con un lieto fine che ne ripaga la fiducia.

Hong Kong, 1997
Regia: Matt Chow
Soggetto / Sceneggiatura: Matt Chow
Cast: Nat Chan, Eric Kot, Jerry Lamb, Michael Tiu, Shu Qi

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