Love on the RocksAbbandonato Patrick Leung per Dante Lam, il vulcanico Chan Hing-kar continua a posare mattoni sulla sua strada cinematografica, fatta di commedie generaliste e buoni sentimenti universalmente condivisibili. Con Love on the Rocks rincara la dose, spingendosi in territorio mélo ma conservando il giusto spirito scanzonato. Il tono rilassato, le atmosfere disincantate permettono a una coppia di sfaldarsi senza strascichi eccessivi e, previa una lunga riflessione sul romanticismo di lui, di provare, tra mille difficoltà - complici spasimanti occasionali e incomprensioni durature -, a ricompattarsi.
Discreto l'apporto degli attori: Louis Koo continua la sua permanenza in ambito leggero ripetendo il personaggio del playboy piacione ma ingenuo che gli calza tanto bene; Gigi Leung cerca di stargli dietro ma finisce per prendersi troppo sul serio; Charlene Choi avrebbe lo spirito per fare bella figura ma ha troppo poco spazio per incidere con un personaggio che, visto il limitato minutaggio, non esce dagli stereotipi. In mezzo un ricco contorno di star come Rain Li (forse la più brava nel lotto femminile: la scena del primo approccio con il giovane fidanzatino è rappresentata molto bene), Gillian Chung, Hui Siu-hung, la modella Kathy Chow (il cui gioco di sguardi alla finestra crea un misterioso feeling di complicità), l'Alex Fong minore e Donnie Yen, che in un cammeo speso per amicizia riesce al tempo stesso a fare l'adone e il combattente.
Il principale difetto di Love on the Rocks è la scollatura tra dire e fare, tra intenti e realizzazione, tra scrittura e regia. Di rimando l'opera semiseria con venature polemiche lascia troppo spesso il posto alla farsa giovanile a base di smorfie e urletti: le scene divertenti sono squarci improvvisi; parallelamente i momenti melodrammatici risultano poco intensi e quasi casuali, inseriti qua e là per non far dimenticare alla platea che l'intento è riflettere sul tema principe di ogni commedia romantica, l'amore. Talvolta bastano la lucentezza della fotografia, la musicalità della colonna sonora e il sorriso arrogante di Koo per lenire ogni male; in altri momenti invece la confezione prevedibile dimostra tutti i limiti di una storia scontata, con poche scosse emotive e dal finale facilmente intuibile.

Hong Kong, 2004
Regia: Dante Lam, Chan Hing-kar
Soggetto / Sceneggiatura: Chan Hing-kar
Cast: Louis Koo, Gigi Leung, Charlene Choi, Donnie Yen, Rain Li

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.