Return to a Better TomorrowWong Jing per una volta ha fatto le cose per bene, sia in fase di sceneggiatura - è la storia di un boss colpito alle spalle e costretto a emigrare in Cina, in attesa della giusta vendetta - che di realizzazione, avvalendosi di un cast di grande spessore (e di grande richiamo) e di una troupe tecnica di valore. Non si spiega altrimenti la perfetta coesione di tutti gli elementi. Eking Cheng e Lau Ching-wan lavorano in coppia molto meglio di quanto si potesse immaginare, e anche l'inserimento di Chingmy Yau - in un ruolo che ricorda non poco l'Anita Mui battagliera di A Better Tomorrow III - è efficace come complemento emotivo del terzetto e come valvola di sfogo melodrammatica.
Il titolo è fuorviante, Return to a Better Tomorrow con la famosa trilogia di John Woo e Tsui Hark c'entra davvero poco. La visione del mondo della criminalità non è romantica; il sangue scorre copioso e la violenza domina, tanto da ridurre i personaggi a mere pedine. Niente libero arbitrio, niente coraggio, solo un destino, amarissimo, da seguire fino in fondo, con minime possibilità di scegliere tra le diverse sfumature. Gli eroi - quasi dei burattini dai corpi di creta, perforabili e vulnerabili - muoiono ancora, ma questo volta sapendo di non essere più tali. Il realismo, ai limiti del gore, non risparmia nessuno dal vortice della crudeltà (bambini inclusi) e porta in primo piano l'esasperazione della seconda New Wave, esteticamente riveduta e corretta (e forse eccessivamente glamourizzata). Le citazioni continue acuiscono l'idea che il regista con questa pellicola abbia voluto confrontarsi con il passato (una scena di morte virata in bianco e nero come in Chang Cheh) e con il presente (autoreferenziale una sparatoria in un cinema in cui si proietta Naked Killer), per dimostrare a se stesso e ai suoi detrattori di conoscere benissimo la differenza tra commercializzazione senza scrupoli e una visione personale del cinema.

Hong Kong, 1994
Regia: Wong Jing
Soggetto / Sceneggiatura: Wong Jing
Cast: Ekin Cheng, Lau Ching-wan, Chingmy Yau, Michael Wong, Ngai Sing

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