Rob-B-HoodJackie Chan interpreta il ruolo, per lui atipico, di un giocatore d’azzardo oberato di debiti, nonché ladruncolo a tempo perso. Insieme ai suoi soci, impersonati da Louis Koo e Michael Hui, accetta l’incarico di rapire il piccolo nipote di un ricco magnate. Ma qualcosa va storto e i tre non riescono a consegnare il bimbo al boss delle triadi che aveva commissionato il sequestro.

Si devono così improvvisare baby sitter e si affezionano alla creatura, il che costituirà un problema quando i mafiosi reclameranno il bottino.
Alla loro terza collaborazione, Jackie Chan e il regista Benny Chan decidono di spingere l’acceleratore sull’elemento comico. Confezionano un film su collaudati modelli hollywoodiani, quali Arizona Junior e i vari «scapoli & bebé movies». La regia si lascia andare ad alcune mode, piuttosto deleterie, di molti prodotti dozzinali americani. Ne è un esempio l’uso della musica techno per tentare di imprimere un ritmo veloce e scanzonato. Ma Rob-B-Hood non si sarebbe mai potuto fare negli USA, perché le major non avrebbero mai consentito che l’ormai riconosciuta icona positiva Jackie Chan interpretasse il ruolo di un personaggio mediocre. Lo stesso Chan rivendica la paternità di questa scelta, probabilmente per misurarsi con un ruolo non consolidato e dimostrare così di essere un attore poliedrico, preparandosi per un futuro che, ahinoi, non gli permetterà molte acrobazie.
La comicità del film fa spesso leva su situazioni un po’ grevi, senza scadere più di tanto, comunque. Grande profusione di gag scatologiche, complici i pannolini del piccolo, e di doppi sensi sulle adozioni da parte di coppie gay: Jackie Chan e Louis Koo in giro con un poppante suscitano ilarità o diffidenza da parte dei passanti. Segno che anche a Hong Kong è un argomento all’ordine del giorno? O, molto probabilmente, si tratta del semplice ammiccamento al pubblico occidentale?
Il marchio di fabbrica dell’attore-regista-funambolo è garantito dalle scene acrobatiche, nonostante i suoi 50 e rotti anni,  rese ancor più vertiginose per il coinvolgimento del bambino. Come già altre volte, la lavorazione del film si è dovuta interrompere, causa un piccolo incidente accaduto all’ex stuntman. Immancabili anche gli errori di scena sui titoli di coda.

Hong Kong, 2006
Regia: Benny Chan
Soggetto / Sceneggiatura: Jackie Chan, Alan Yuen, Benny Chan
Cast: Jackie Chan, Louis Koo, Michael Hui, Yuen Biao, Charlene Choi

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