The Merry WifeRivisto oggi, a distanza di oltre trent'anni, The Merry Wife, è un ritratto sociale, anche extra-filmico: testimonia infatti che le strategie per costruire a tavolino un prodotto di successo erano le stesse allora come adesso. Nella circostanza basta prendere l'immagine popolare dell'attrice più in del momento e calarla in un contesto (giovanile, che non precluda però il grande pubblico adulto / familiare) facilmente vendibile1. La diciassettenne Zhenzhen sposa anzitempo, su richiesta della nonna morente, il bel fidanzato Li, di professione insegnante. Trasferitasi in città con il marito la ragazza, alle soglie del diploma, insiste per iscriversi proprio nella scuola in cui lui insegna, pur di non stargli troppo lontana. Il preside accetta a patto che il segreto non trapeli tra studenti e professori, pena le immediate dimissioni di lui e l'espulsione di lei. Tutto fila liscio finché i due neo-sposini non devono fare i conti con la gelosia.
Anche se il risultato è squilibrato, il prodotto finale leggero, più che mai ingenuo, tutti ne escono vincitori. In primis la graziosa ninfetta Li Ching - la provocante baby queen degli Shaw Brothers -, premiata (forse) con eccesso di zelo (e di generosità), più per il suo status di superstar e per le capacità di ammaliare l'audience con moine e smorfie, al diciottesimo Asian Film Festival. A seguire possono dirsi soddisfatti: i produttori, ben ripagati al botteghino di sforzi e spese; il coprotagonista Ling Yun, che per una volta cambia panni e prende in giro con ironia la sua immagine di latin lover; il pubblico, che vede accolta la sua richiesta di intrattenersi con la sua beniamina per tutta la durata del film; un regista (due soli film al suo attivo) non sempre all'altezza, che sfrutta bene verve e charme dei due piccioncini per coprire falle evidenti della sceneggiatura e paurosi cali di ritmo. Al contrario della splendida colonna sonora - frizzante come si conviene a questo tipo di opere destinate al pubblico meno maturo - e degli elevati valori produttivi, deludono dialoghi (non sempre aggiornati ai trend e agli standard scolastico-giovanili) e personaggi di contorno, spesso ridotti a modeste caricature di stereotipi.

Note:
1. James Yuen applicherà lo stesso identico procedimento alla popstar Charlene Choi per il brioso My Wife Is 18, 2002, che di The Merry Wife è quasi un remake.

Hong Kong, 1972
Regia: Gam Chue Yung
Soggetto / Sceneggiatura: Ha San
Cast: Li Ching, Ling Yun, Ling Ling, Chang Pei-shang

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