When I Look Upon the StarsColpito sulla strada di Damasco, Dante Lam cambia prospettive e direzione all'improvviso, con un dribbling secco su estimatori e detrattori. Dopo il successo delle triadi in salsa intimista di Beast Cops chi si sarebbe aspettato una simile inversione di tendenza? Perché When I Look Upon the Stars è puro Joe Ma filtrato attraverso l'ottica buonista di tante commedie della U.F.O. A chiudere il circolo, la presenza di attori giovani come Leo Koo, Sam Lee e Shu Qi, e del veterano Eric Tsang a fare da chioccia. Come sempre produce Gordon Chan, mentre il sottofondo (melenso quando c'è solo il piano, più gioviale nelle altre situazioni) è opera dei T2, gli stessi del succitato Beast Cops.
When I Look Upon the Stars è pellicola modaiola, che tiene conto dei trend attuali - il Giappone come location - e li inserisce in un contesto sentimentale dove sono i giovani non ancora trentenni ad avere la parte del leone. Due coppie appena rimescolate: Kei e June si sono lasciati dopo tanti anni di fidanzamento passivo, anche perché lei ha scoperto nell'irresponsabile fumettista Sam, il miglior amico di lui, un compagno ideale. Nella triste debacle amorosa si inserisce la cameriera KiKi, aspirante modella, che in sole 24 ore mette alla luce tutti i difetti di Kei e lo costringe e a ripensare al suo ruolo in un possibile rapporto. Finirà bene.
Lam sa il fatto suo, anche troppo per chi non ama le storie d'amore troppo esplicite. Tante intuizioni degne di nota e un personaggio per cui parteggiare - la scatenata Shu Qi, che da sola basta a riempire la scena e ad ovviare all'incosistenza, programmatica, del suo partner Koo - per stavolta possono bastare. Stonano di più gli stereotipi della teen comedy con grandi pretese. Il regista non è autore, né probabilmente mai lo sarà, ma si atteggia spesso a intellettuale con domande e risposte. Solo quando si abbandona alla semplicità del momento coglie del tutto il senso dell'assunto di partenza. Per quanto sia difficile sopportarne le pene, innamorarsi è sempre cosa lieve e gradita. Ora e sempre. Giovani, sbadati, inarrestabili, musoni, seriosi, gli ottimi protagonisti - lode anche a Sam Lee e ad Anita Chan, e a chi si è occupato del casting - sintetizzano al meglio il concetto.

Hong Kong, 1999
Regia: Dante Lam
Soggetto / Sceneggiatura: Chan Hing-kar, Janet Chung
Cast: Leo Koo, Shu Qi, Sam Lee, Anita Chan, Eric Tsang

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