Un preciso e infallibile team di ladri d'auto, un poliziotto infiltrato su ordine del padre, ansioso di mettere le mani sui criminali e di essere promosso, una veloce storia d'amore tra la figlia del capo e il nuovo arrivato, un enorme debito da saldare in fretta per evitare l'ira funesta di un pericoloso mafioso. Super Car Criminals, risposta casereccia a Fuori in 60 secondi - ma ruba parecchio anche a Killer di Billy Chung -, riporta in auge un trend di inizio anni '90 a base di donne, pistole e motori: stesso canovaccio, stesso scenario, stessi obiettivi, stessi caratteri in gioco, stessa inevitabile conclusione amara. Tra un colpo di acceleratore, una sparatoria e un rombo di motore non si fa a tempo ad accorgersi che la sostenza è fasulla, che dietro la facciata hi-tech non c'è il becco di un quattrino, e che gli attori non ci sono proprio con la testa, eccezion fatta per il solido Louis Koo. Con la sua esperienza, il veterano Ricky Lau, finito chissà come in un tunnel senza uscita di low budget e b movies, riesce a coprire gli immensi buchi di sceneggiatura e produzione, riassumendo in neanche 80 minuti un poliziesco decente, teso e quantomeno non troppo stereotipato. Nei momenti peggiori scimmiotta la presunzione di un Dominic Sena qualsiasi e infarcisce le sequenze d'azione con ritmo videoclip, musica techno e montaggio frenetico, spacciandosi senza modestia per autore noir dalla forte personalità. Guardacaso Lau ha le idee più chiare nei momenti di stasi, di preparazione al dramma, quando può sfaccettare un minimo i personaggi (banali, soprattutto quelli di contorno: il capotriade spietato, il giocatore rovinato dal vizio, il dongiovanni incallito, il poliziotto ambizioso che passa sopra a tutto per la carriera) e farli interagire.
Hong Kong, 2000
Regia: Ricky Lau
Soggetto / Sceneggiatura: Lee Man Choi
Cast: Louis Koo, Michael Wong, Simon Loui, Roy Cheung, Sherming Yiu