Categoria: FILM

The KillerIncredibile a dirsi, ma The Killer, così come lo conosciamo, non è che un ripiego. La storia concepita in origine era molto diversa, e prevedeva personaggi differenti. «La trama originale [...] ruotava attorno a due poliziotti, contrariamente a quello che appare in questa versione. La prima parlava di un poliziotto corrotto e di un assassino psicopatico. C'era anche un altro poliziotto, si vedeva come lavorassero insieme, una specie di polar. Contavo di utilizzare attori nuovi, dei giovani, ma lo studio non ha voluto. Volevano una grande star. In quel periodo Chow Yun Fat era l'unica star, era popolare ma molto impegnato. Girava due o tre film insieme. Per quello che mi riguarda, e parlo anche per Tsui Hark, avrei voluto chiamare Waise Lee o Tony Leung [Chiu-wai], un attore di questo tipo. Ma lo studio non voleva. Senza Chow Yun Fat non avrei potuto fare il film.»1.
La genesi del film fu piuttosto travagliata, sia per le continue ingerenze della produzione - ma non di Tsui Hark, che era ancora in sintonia con il regista - che per tutta la lavorazione cercavano di inserire le proprie idee e di bloccare le intuizioni del regista, ritenute troppo colte e ricche d'ironia; sia per incomprensioni con diversi membri della troupe - il direttore della fotografia Peter Pau abbandonò il set con qualche giorno d'anticipo, lo stesso Ching Siu-tung non si trovò del tutto a proprio agio - che non riuscivano a comprendere le sue pulsioni. Solo l'aiuto regista Patrick Leung e il montatore David Wu - molte sequenze sono girate direttamente da loro, con Woo che solo in seguito interveniva al montaggio per mettere ordine - riuscirono a sintonizzarsi con l'amico / collega.
Tutto è stato reso possibile dal successo straordinario dei due A Better Tomorrow e dall'appoggio del solito Tsui Hark (che poi comunque deciderà, d'accordo con il regista, di tagliare oltre venti minuti2 dalla prima edizione) e di Chow Yun Fat, che rinunciò a tutti i suoi impegni pur di lavorare al progetto. Ottimi gli attori, memorabile Sally Yeh cantante cieca. Quella che portò alla scrittura di Danny Lee fu una scelta sofferta: la voglia di Woo di lavorare con l'attore risaliva addirittura ai tempi di A Better Tomorrow, in cui Lee avrebbe dovuto vestire i panni di Chow Yun Fat (che fu scelto, alla fine, per il fascino dei suoi occhi, a detta dell'autore simili a quelli di Alain Delon). Non a caso come principali modelli di riferimento Woo ama citare The Outlaw di Teruo Ishii, Frank Costello, faccia d'angelo di Melville (Chow Yun Fat è un killer che si veste e si comporta come le samourai Frank Costello), Peckinpah in generale e Blow Up di Michelangelo Antonioni. A cui occorre aggiungere Coolie Killer di Terry Tong, i primi lavori di Ringo Lam e il tocco romantico e le architetture spazio-temporali di Manhunter - Frammenti di un omicidio.
A ragione The Killer è considerato uno dei vertici assoluti del noir orientale (e non solo), uno dei pochi film di Hong Kong che, in misura e con tempi diversi, è stato accettato come caposaldo ovunque, universale eppure così contingente. Dove tutti i dettagli sembrano casuali ma non lo sono, dove tutti i particolari non si notano finché non è il momento giusto. Se in A Better Tomorrow era tempo di vendetta e di redenzione, qui lo scopo è più alto e ambizioso: l'uomo si innalza a eroe (redentore) e si sacrifica per il bene proprio e altrui. Senza pretendere (e ricevere) nessuna ricompensa.

Note:
1. Parole dello stesso John Woo, tratte dall'interessante intervista nel documentario The Killer - Documentaire integrale di David Martinez (2001 - Metropolitan Filmexport).
2. La versione lunga, di cui il regista non era particolarmente soddisfatto, venne proiettata solo a Taiwan ed è oggi reperibile come bonus nel dvd francese edito dalla HK Video. La trama è più complessa: anche il personaggio di Danny Lee, per esempio, è innamorato della cantante cieca interpretata da Sally Yeh.

Hong Kong, 1989
Regia: John Woo
Soggetto / Sceneggiatura: John Woo
Cast: Chow Yun Fat, Danny Lee, Sally Yeh, Paul Chu, Kenneth Tsang