Categoria: FILM

Happy TogetherSpesso Wong Kar-wai ama narrare l'amore, insieme alle sofferenze che questo porta con sé. Proprio tale sentimento è al centro della storia di uno dei suoi film più incisivi, Happy Together; che gli è valso per giunta la Palma d'Oro a Cannes (premio come miglior regia). Per la precisione, si tratta del primo film made in Hong Kong a essere premiato da questa prestigiosa rassegna cinematografica. Il regista ci mostra il travaglio di un amore nato male e finito peggio. Per la prima volta lui fugge da Hong Kong, palcoscenico naturale delle sue opere, per scegliere l'Argentina come location.
La grandezza di Happy Together sta nel fatto che ci presenta una specie di teorema dell'amore contrastato, vissuto attraverso le vicende di due omosessuali. Il messaggio dell'autore è chiaro: l'amore non conosce parole come normalità o regolarità. Ciò che colpisce in questa pellicola, oltre alla sua bellezza formale, è che non si accontenta di trattare la semplice liaison sentimentale tra due uomini. Il film si attesta come un effettivo ragionamento sulle difficoltà che sussistono nel portare avanti una relazione incoerente e frustrante.
Parlando della trama, questa è semplice, sebbene incredibilmente appagante. È la storia di una fuga. Due amanti, Ho Po-wing e Lai Yiu-fai, decidono di fare un viaggio in Argentina. Arrivati qui, scoprono che il loro rapporto è in stallo e decidono di lasciarsi. Come sempre, Wong Kar-wai caratterizza alla perfezione i suoi protagonisti. Difatti, Ho Po-wing (un ottimo Leslie Cheung) incarna bene quelle che sono le caratteristiche di una moderna dark lady: cinica, egoista e priva di devozione nei confronti di chi l'ama. Al contrario, Lai Yiu-fai è depositario di un affetto pieno di trasporto e rispetto per il partner. L'effemminato personaggio di Cheung entra ed esce dalla vita del compagno a suo piacimento, scandendo il ritmo della relazione come più lo aggrada. Per far ciò utilizza una parola, ricominciamo, che diviene ben presto un ordine, al quale Lai Yiu-fai non può disobbedire.
Fondamentalmente, si narra di un amore squilibrato, nel quale c'è uno che scappa e si ferma quando vuole e l'altro che è costretto a inseguire e ad adeguarsi, senza poter decidere nulla. Dopo la rottura iniziale, i due si riavvicinano: a Ho Po-wing vengono rotte entrambe le mani. Perciò, ritorna a farsi accudire dal compagno che aveva più volte freddamente scaricato; sicuro di essere accolto senza troppi problemi. Così avviene. Difatti, Lai Yiu-fai lo cura con tutto l'affetto e la devozione che solo l'amore può suscitare in essere umano. Tuttavia, esiste un limite a tutto. La svolta avviene quando Lai Yiu-fai comprende l'egoismo del partner, grazie all'incontro con un giovane puro, come forse era lui un tempo, di nome Chang. I due lavorano nello stesso ristorante cinese a Buenos Aires. Parlando con il ragazzo, il personaggio interpretato da Tony Leung capisce infine di essere solo un appiglio per Ho Po-wing e che prima o poi, quando non sarà più utile, verrà nuovamente scaricato. La freschezza e la spontaneità di Chang riportano alla luce una dignità che credeva perduta, a causa del sofferto rapporto con il suo amante. Il film si conclude con il ritorno a casa di Lai Yiu-fai, il quale ha definitivamente rotto con il compagno. Ora, lui è pronto ad affrontare una nuova vita, non più costretto fuggire da tutto, specialmente dalla famiglia.
Come precedentemente detto, l'opera è formalmente pregevole. Le inquadrature, sempre ricercate e piene di significato, alternano il bianco e nero, al colore. A volte, le sequenze sembrano fondersi con la colonna sonora; che passa con estrema naturalezza dal caldo e passionale tango argentino, a un jazz ritmato e fumoso. I due attori principali recitano al meglio, tanto da non farci mai percepire l'innaturalezza di un bacio o di un abbraccio tra due uomini.
Se in film come Chungking Express (1994) e Fallen Angels (1995), Wong Kar-wai ci aveva deliziato con dei suggestivi frammenti di vita della sua città, in Happy Together va ben oltre e tocca tematiche decisamente più universali, ben lontane da un contesto esclusivamente orientale. La storia che qui viene racconta non ha nazionalità né religione. Ritengo che siano poche quelle persone che in questo film non abbiano ritrovato un qualcosa di proprio. Francamente, prima o poi capita a ognuno di noi di vivere un rapporto nel quale ci si sente sprecati, a causa di un amante falso e irrispettoso, come Ho Po-wing per esempio. La forza della pellicola è proprio questa, presentarci una delle facce, ahimè, più comuni dell'amore: l'egoismo. Poco importa quale sia il sesso degli amanti. Questo sentimento purtroppo è insito in tutti noi, uomo o donna senza distinzioni.

Hong Kong, 1997
Regia: Wong Kar-wai
Soggetto / Sceneggiatura: Wong Kar-wai
Cast: Tony Leung Chiu-wai, Leslie Cheung, Chang Chen