Categoria: FILM

Crazy BloodDal sommerso dei primi anni ottanta hongkonghesi Crazy Blood testimonia la volontà di tanti cineasti di andare oltre i limiti consentiti. Senza eccedere quanto a sesso o gore - ma senza neanche andare troppo per il sottile -, questo thriller di Lee Siu Wa azzarda teorie scabrose che saranno sistematizzate con coerenza tra la fine degli anni ottanta e l'inizio degli anni novanta dai Cat. III true crimes.
Si parte dalla classica famigliola felice: marito, moglie, figlioletto e, spesso e volentieri, So Fong, la sorella dell'uomo a completare il quadretto. Lui, Wai Ming, è un mite fotografo della polizia, lei, Chen Ching Ming, un'assistente sociale talmente presa dal lavoro da trascurare prole e coniuge. Quest'ultimo ne approfitta per stringere un legame inscindibile con il pargolo Chia Pu, cui dedica tutto il proprio tempo. Ma quando l'attività di lei - due disadattati che stuprano So Fong - entra con prepotenza nella vita della coppia, si presentano di rimando anche tragedia e imprevisti.
In netto anticipo sui tempi, Crazy Blood sposa le velleità realiste della New Wave e i toni concitati del serial thriller cruento. Non diversamente si spiegano l'attenzione allo spaccato urbano - la protagonista è un'assistente sociale alle prese con diversi esempi di gioventù sbandata - e la propensione ad espedienti forti quali stupri, bambini uccisi, aggressioni e prostituzione. Ne emergono diversi spunti di riflessione: 1) A differenza di tanti esempi simili, a volte fin troppo testosteronici, la polizia è imbelle; 2) La lucidità programmatica con cui il cinema di Hong Kong manda al massacro i bambini, senza intenti commoventi - o catartici: la vendetta era ampiamente motivata già dalle premesse -, ma per il semplice gusto di farlo (e di shockare il pubblico); 3) L'ottima presa che location povere e regia semplice, sposati ai volti ordinari dei validi interpreti - meglio Ngai Dik, capace di trasformarsi da uomo tranquillo a maniaco tipo Shining, dell'ex Miss Hong Kong Olivia Cheng -, hanno su un pubblico inerme di fronte alla violenza che dovrebbe esulare dal quotidiano ma che improvvisamente ne diventa costante.

Hong Kong, 1983
Regia: Lee Siu Wa
Soggetto / Sceneggiatura: Tung Liu, Lui Ming Chong, Cheung Dak Lam
Cast: Ngai Dik, Olivia Cheng, Gwan Lai Yee, Deon Lam, Wong Suet Mui