Categoria: FILM

Blue MoonUn regista emergente, sponsorizzato da Raymond Wong (che coproduce e che gli concederà l'onore del remake di Happy Ghost, Nine Girls and a Ghost), che prova a replicare le discrete sensazioni del precedente Perfect Match, di cui ripropone la coppia di protagonisti Julian Cheung e Shair Sze Man. In evidenza i fallimenti affettivi di un distretto di polizia: due negoziatori il cui rapporto di lungo corso sta inesorabilmente sbandando, un'agente piantata dal fidanzato, un piantone che si affeziona alla figlia di un collega, testa di cuoio imbattibile ma padre poco attento. Il risultato è un mélo scontato che si infiamma poco prima del finale (ma poi si riacquieta: si veda il rivedibile epilogo nel cimitero).
Ritmo lento, fotografia elegante, toni soft tipici delle produzioni non d'azione di Ng Kin Hung (della Buddy Film Creative Workshop), colonna sonora da piano bar orribilmente esplicita. Il regista si prende almeno la briga di introdurre decentemente i suoi personaggi (molti dei quali non vanno oltre la patina televisiva) e di caratterizzarne la routine, professionale e sentimentale, anche se spesso scade nella maniera e nei clichés del mélo a sfondo tragico. In tante occasioni Blue Moon pare un aggiornamento fuori corso della commedia romantica degli anni '80, rispettoso e con poche idee veramente incisive. Nuociono nel complesso una sceneggiatura debole (con qualche passaggio troppo casuale, coincidenze e conclusioni affrettate) e il cast. Il parco attori, composto da pochi nomi noti (in calando, come Julian Cheung e Amanda Lee) a valorizzare un gruppo di semi-esordienti e di pop-star di seconda fila, non sempre pare adeguato alle richieste interpretative. Non mancano i classici personaggi - una bambina e un vecchio funzionario prossimo alla pensione: le loro parentesi rosa / nero sono le più sincere - utilizzati come cursore patetico.

Hong Kong, 2001
Regia: Chung Shu Kai
Soggetto / Sceneggiatura: Chung Shu Kai, Pau Wai Chung
Cast: Julian Cheung, Shair Sze Man, William So, Sherming Yiu, Amanda Lee