Categoria: FILM

The Bride with White Hair 2La potentissima strega dai capelli bianchi, Ni-chang, abbandonata dall'amato Cho Yi-yang, vive per un unico scopo: perseguitare e sterminare gli studenti sopravvissuti degli otto clan che l'hanno tradita. Nel suo mirimo c'è in particolare Kit, ultimo discendente della scuola Wu Tang, appena sposatosi con la dolce Lyre. Ni-chang rapisce la ragazza la notte di nozze e tramite un incantesino la aizza contro il novello marito. Kit, nipote di Cho, raduna un gruppo di scapestrati coetanei, studenti di arti marziali, per chiudere definitivamente i conti con il nemico e liberare la donna che ama.
La sceneggiatura, non sempre lineare, attinge all'immaginario horror della mitologia, tanto quella orientale quanto quella occidentale: demoni, spadaccini, sette misteriche, streghe, divinità pagane, spose promesse, scuole marziali, eroi puri. Wu, montatore - di fiducia di John Woo, non a caso è accompagnato dal martial arts director Phillip Kwok - prima che regista, cerca di ricreare a tavolino lo stile sovraccarico di Ronny Yu, autore del prototipo e qui co-produttore (insieme a Clifton Ko). Riesce spesso nell'impresa di essere al tempo stesso elegante e barocco, serio e kitsch, sfruttando le splendide scenografie, la fotografia notturna - monocromatica, a seconda di umori, toni e situazioni -, la delicata colonna sonora e le avvolgenti coreografie in wire work (esaltate e stilizzate dall'uso intensivo di ralenti e step-framing). Più fantastico e meno mélo (eroticizzato), interamente basato sull'affascinante nemesi Brigitte Lin, amante incattivita, The Bride with White Hair 2 riesce a fare a meno della metà maschile della coppia, Leslie Cheung, che si presta per un totale di 10 minuti scarsi. Per mascherarne l'assenza passa in primo piano un piccolo esercito di combattenti, attori giovani ancora poco noti su cui scommettere senza troppi rischi (Sunny Chan, Christy Chung). Diversi flashback musicali tengono vivo il ricordo del film precedente, allungando quanto necessario il minutaggio inferiore alla media. Il che è dovuto probabilmente all'estrema capacità di sintesi di un montatore passato momentaneamente dietro alla macchina da presa, non sempre a suo agio con effetti speciali e valori produttivi (e conseguenti aspettative commerciali) di un certo livello, costantemente in bilico tra successo e disastro, vacillante tra la scarsa credibilità dell'intero impianto e coinvolgimento plenario dell'audience accorsa in buon numero.

Hong Kong, 1993
Regia: David Wu
Soggetto / Sceneggiatura: Ronny Yu, David Wu, Raymond To
Cast: Brigitte Lin, Sunny Chan, Christy Chung, Joey Man, Leslie Cheung