Si è svolta a porte chiuse la 39.ma edizione degli Hong Kong Film Awards. In una cornice quantomai anomale: niente tappeto rosso, niente star, niente polemiche (forse). Solo un comunicato letto da Derek Yee nei 25 minuti di diretta streaming, con i nomi dei vincitori. Una versione inevitabile in tempi di pandemia. E tra gli effetti del coronavirus c'è quello di mettere in secondo piano le polemiche politiche tra Cina, Hong Kong e Taiwan, che hanno colpito proprio le manifestazioni come i Golden Horse Awards. E i film come Better Days, ritirato dal governo cinese prima dalla Berlinale e poi dai Golden Horse, quindi campione di incassi e ora vincitore di tutti i premi principali della serata. Il film di Jessey Tsang converte in premi 8 delle 12 nomination, tra cui miglior film, miglior regia e miglior attrice.
Ha la peggio invece Fagara di Heiward Mak, allegoria sentimentale su una possibile "riunificazione" spirituale delle tre Cine (Hong Kong, Taiwan e Cina continentale): 0 premi su 11 nomination, con Sammi Cheng - candidata per due film come miglior attrice - nuovamente delusa dal verdetto.
Miglior attore a Tai Bo per Suk Suk, apprezzato dramma su una coppia di attempati conviventi gay, mentre i premi tecnici vanno principalmente a Ip Man 4 di Wilson Yip.
Di seguito i premi principali:
- Miglior Film
Better Days - Miglior Regia
Derek Tsang Kwok-cheung (Better Days) - Miglior Attore
Tai Bo (Suk Suk) - Miglior Attrice
Zhou Dongyu (Better Days) - Miglior sceneggiatura
Better Days - Miglior attore non protagonista
Cheung Tat-ming (I’m Livin’ It) - Miglior attrice non protagonista
Patra Au Ka-man (Suk Suk) - Miglior coreografia action
Ip Man 4: The Finale - Miglior nuovo regista
Norris Wong Yee-lam (My Prince Edward) - Miglior film da Cina e Taiwan
An Elephant Sitting Still