Athena ChuDiplomatasi presso l'Hong Kong Academy of Performing Arts, la giovanissima Athena Chu si affaccia al mondo dello spettacolo come spalla di Stephen Chiau, allora conduttore di Space Shuttle 430, un programma televisivo dedicato agli spettatori più piccoli. E' lo stesso Chiau che la aiuta ad arrivare al cinema, volendola al suo fianco in Fight Back to School II, seguito del grande successo dell'anno precedente diretto da Gordon Chan.
Viso carino, fisico minuto, un sorriso che risplende, bellezza acqua e sapone fanno di Athena una possibile erede di Wu Chien-lien nel ruolo della ragazza della porta accanto. Gli inizi cinematografici rispettano il cliché: in Tom, Dick and Hairy di Lee Chi-ngai e Peter Chan è la maliziosa sorella minore di Tony Leung Chiu-wai, insidiata dal playboy Tony Leung Ka-fai. Ancora Stephen Chiau consiglia bene il regista Jeff Lau e le fa offrire una seconda grande occasione, issandola come protagonista assoluta sul palcoscenico della seconda parte di A Chinese Odyssey. La risposta dell'attrice è molto buona, grazie ad una recitazione misurata nelle situazioni melodrammatiche e alla capacità di giocare con l'ironia quando occorre. Fino a Ah Fai, the Dumb di Derek Chiu pochi i film di rilievo, più che altro la possibilità di presenziare e di costruirsi credibilità e popolarità.
Nel 1996, pressata dal suo agente, debutta come cantante: non arriva il successo sperato, soprattutto a Hong Kong, ma Athena riesce a ritagliarsi un discreto seguito di pubblico in Malesia e a Singapore, per la cui televisione incomincia a girare soap operas di grande riscontro. Di rimando la sua immagine ne esce rafforzata anche a Hong Kong, tanto che in un sondaggio recente viene eletta tra le più amate dal pubblico asiatico. Il colpo di grazia glielo offre Wong Jing, in cerca di un bel viso da affiancare a Andy Lau e Nick Cheung nell'ennesimo action movie sui giocatori d'azzardo, The Conman: gli incassi sono lusinghieri e ne sortisce una trilogia, il cui ultimo episodio, Conman in Tokyo vede ancora la Chu tra i protagonisti.
Parallelamente agli impegni al cinema continuano l'attività in televisione e i concerti, sempre più frequenti, che assorbono gran parte del tempo dell'interprete, che avanza di grado nella gerarchia dello show business. Nei sogni di tanti fan il sogno malcelato è vedere l'immagine da brava ragazza sporcarsi per offrire qualche brivido caldo in più: la Chu riesce a farlo con intelligenza e senza rovinarsi la reputazione. Decide di impersonare una procace donna poliziotto in Raped by an Angel II: The Uniform Fan, memorabile soprattutto per i suoi duetti verbali al fulmicotone con Francis Ng. Il suo personaggio ha tanto successo da tornare a furore di popolo nel quarto episodio della serie tra le proteste delle forze di polizia che non vedono di buon occhio la succinta divisa con cui l'attrice si esibisce e per la gioia degli sponsor personali dell'attrice, che per qualche mese monopolizza le copertine delle riviste di costume.
Forte del successo Athena diversifica le sue partecipazioni: è nel cast del modesto Horoscope 1: The Voice from Hell; figura purtroppo nell'orribile thriller Take Five; si presta a fare tappezzeria in Tricky King. Tra i progetti di rilievo l'impegno cristiano profuso per rendere più digeribile il dramma The Boss Up There, la joie de vivre che esplode nel sottovalutato triangolo di Remember M, Remember E, piacevole divertissement giovanilista, e la finta scorrettezza del recente Sex and the Beauties, dove è oscurata dal carisma delle altre colleghe in gioco. Quasi per gioco Clarence Ford la mette alla prova in The H.K. Triad, proponendola come dark lady infida e misteriosa: l'esperimento funziona e Athena, metamorfica e sensuale, stupisce tutti, dando sfogo al suo repertorio di malizia e bellezza, conquistando la platea ancor prima dei due bravissimi protagonisti maschili Lau Ching-wan e Francis Ng.
Sulla sua effettiva bravura come interprete (e come cantante) non è consigliabile scommettere troppo, soprattutto quando Athena ha sulle spalle l'intero peso di una pellicola e non è supportata da un regista in grado di guidarne le non poche incertezze. In simili circostanze l'attrice finisce per diventare una macchietta dell'immagine da lovely girl che si è creata: è insopportabile nella commedia romantica Love Correction di Marco Mak, dove offre solo un vasto repertorio di smorfie e ammiccamenti, a seconda dell'aria che tira. Ma se la situazione lo richiede dimostra di possedere un'ironia fuori dal comune e una gran dose di coraggio, come in The Love and Sex in the Eastern Hollywood, discutibile tentativo di unire cinema e gossip e di portare sullo schermo i panni sporchi di alcune star hongkonghesi.

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