Clean My Name, Mr. Coroner!Un ibrido deve saper colpire in almeno uno dei suoi aspetti: il fatto che di Clean My Name, Mr. Coroner!, nuova fatica come regista dello sceneggiatore James Yuen, si sottolinei come maggior pregio il fatto che «cattura a meraviglia la geografia della città»1 fotografa bene la delusione di chi aveva apprezzato la relativa semplicità dei suoi precedenti lavori. Come black comedy il film è privo di ironia, come thriller è banale e si basa su una storia poco originale. Un poliziotto sotto copertura, Fred Cheung, è stato incastrato durante una missione importante, probabilmente dal suo partner Herman che ha rubato al dipartimento venti milioni di dollari, ed è costretto a fuggire dai suoi ex colleghi che ora più che mai vogliono la sua testa. I più accaniti nella caccia sono il superiore di Fred, il rispettato ispettore C. K. Lau, e il suo braccio destro Rick. Con la complicità di Ko, un medico legale sfigato e bacchettone, e di Ling, una barista conosciuta per caso, Fred dovrà provare la sua innocenza dimostrando anzitutto che il cadavere trovato nel bagagliaio della sua automobile, privo di testa e di mani, non è quello del compagno di pattuglia.
A un plot sulla carta interessante - e per la prima mezz'ora divertente: specie quando entra in scena il pignolo coroner interpretato con misura da Francis Ng - non corrispondono andamento incisivo e ritmo. Ritorna al cinema la coppia improbabile: al fianco del nerd c'è l'atletico Nick Cheung, che del compagno d'avventura è l'esatta negazione. Fin troppo esplicita, la divergenza, pur continuamente limata per preparare la (assolutamente) ovvia conciliazione, finisce per risultare stucchevole. La noia comincia a fare capolino quando, neanche a metà opera, il regista, rivelando brutalmente di aver finito le idee, scade nella prevedibilità prima di completare il disastro con un brutto finale all'insegna del patetico. Cheung e Ng, apprezzati in solitaria, non funzionano in coppia come era lecito attendersi. Tutt'altro che sciatto - James Yuen conosce i tempi e i generi del cinema e la sua mano è sempre elegante - Clean My Name, Mr. Coroner! soffre della prestazione di un cast di comprimari fuori luogo, dei tempi ristretti di lavorazione (venti giorni spalmati su un mese e mezzo) e del budget esiguo. Mancano guizzi e intuizioni: tanto che i venti minuti tagliati dallo stesso regista al momento del montaggio sembrano addirittura troppo pochi.

Note:
1. Stephen Cremin - Clean My Name, Mr. Coroner!, in AA.VV. - Nickelodeon #93-94, Far East Film III (CEC Udine, 2001).

Hong Kong, 2000
Regia: James Yuen
Soggetto / Sceneggiatura: James Yuen
Cast:Nick Cheung, Francis Ng, Ti Lung, Stephanie Che, Calvin Poon

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