Cop Shop BabesCop Shop Babes di Aman Chang prende in esame un gruppo di modelle e le trasforma in poliziotte pronte a tutto. Nell'operazione preferisce puntare sui toni della commedia e sulle atmosfere solari; oltre che sull'avvenenza delle sue protagoniste, ragazze poco esperte capitanate per l'occasione dalla veterana Carina Lau. Storia semplice, anche troppo, con le signorine di cui sopra impegnate contro un temibile bombarolo: arriva ad affiancarle nell'impresa una coppia di imbranati dongiovanni che iniziano a corteggiare a ripetizione tutte le colleghe. Plot prevedibile e pieno di buchi narrativi, regia piatta e impersonale, recitazione inconsistente, televisiva, comicità inesistente, addirittura inopportuna.
Il fallimento è a monte. Pensata e costruita male, la pellicola non ha un filo di logica a sostenerne le soluzioni: la confusione generale travolge ogni aspetto dell'opera, ma in principal modo l'interazione tra i tantissimi personaggi, che per problemi di spazio e di tempo compaiono e spariscono dallo schermo senza spiegazioni apparenti. Il prologo è un esempio lampante di disorganizzazione: la malizia - quando non è malafede - dello sceneggiatura di Szeto Cheuk-hon è sconcertante, vista l'importanza di un nome storico del cinema di Hong Kong. Stavolta non c'è spazio per parole di giustificazione neanche nei confronti del regista, Aman Chang, che in altre circostanze pareva difendibile per via del contesto povero o per certe intuizioni interessanti in ambiti censurabili. Abbandonato, ma non del tutto, dal suo abituale produttore-e-mecenate Wong Jing (che si ritaglia un ruolo da guest star di discutibile minutaggio), Chang abbandona ogni possibile resistenza e compone l'opera senza la minima ambizione. La messa in scena è piatta, raffazzonata e soffre di lunghe pause, dove la noia subentra. Per di più non riesce a far emergere la bellezza delle sue protagoniste né tantomeno la verve clownesca dei due maschi felicemente intrappolati nel team di procaci donzelle. La parodia del filone chasing girls non lascia il segno e mostra i limiti di un modello datato: chi si può accontentare, al giorno d'oggi, di qualche coreografia a base di donne e pistole? Rimane a malapena la cattiveria delle nemesi credibili, che muoiono tra schizzi di sangue, sparatorie ed esplosioni digitali (palesemente finte).

Hong Kong, 2001
Regia: Aman Chang
Soggetto / Sceneggiatura: Szeto Cheuk-hon
Cast: Eason Chan, Jerry Lamb, Carina Lau, Rachel Fu, Cathy Tsui

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