Gen-X CopsIl binomio Jackie Chan - Media Asia sforna Gen-X Cops, andando incontro ai desideri degli spettatori paganti e proponendo loro un poliziesco di routine il cui unico interesse sta in un cast che lancia definitivamente una nuova generazione di star. Il battage pubblicitario impressionante ha fatto colpo anche sui mercati d'oltreoceano, sponsor illustre la Columbia Tristar. Banale il soggetto, che vede quattro giovani ribelli assoldati da un poliziotto senza la stima dei suoi colleghi: una missione speciale che porterà i quattro poliziotti tra sparatorie ed esplosioni nel tentativo di sventare i piani di un pericoloso trafficante d'armi giapponese.
Le stelle chiamate dai produttori sono Nicholas Tse, Sam Lee, Grace Yip e Stephen Fung; accanto a loro un altro emergente, Daniel Wu, per una nemesi di lusso, e solidi attori come Francis Ng e Eric Tsang di contorno. Scelta mirata: tutti i partecipanti - tra sequel, imitazioni e derive autoriali - sono saliti sui gradini più alti dello star system cantonese. Il salto di qualità, almeno nelle intenzioni, sta nell'imporre all'attenzione delle masse giovani una nuova generazione di attori. La storia è costruita tutta sui personaggi e sulle sequenze d'azione, altamente spettacolari, che sfruttano i quattro elementi naturali - terra, acqua, aria e fuoco - per stupire e osare. Interessante come punto di partenza, Gen-X Cops si perde subito in una mediocrità generale (non dal punto di vista tecnico) che non tiene conto dell'intelligenza dello spettatore: buchi di sceneggiatura, comportamenti in contraddizione con l'evoluzione dei caratteri, grossolanità della scrittura, psicologie poco credibili. Il lato in movimento è di eccellente fattura - e fin esagerato nella sua magnificenza -, ma la globalizzazione è dietro l'angolo. La carriera di Benny Chan - un tempo interprete personale del noir, oggi esecutore di blockbuster senz'anima -, è in calando. La generazione x - gli spettatori imberbi - apprezza i risultati, accetta i nuovi divi come star, plaude al cammeo di Jackie Chan e si abbandona a stereotipi e banalità.

Hong Kong, 1999
Regia: Benny Chan
Soggetto / Sceneggiatura: Benny Chan, Peter Tsi, Koan Hui, Lee Yee Wah
Cast: Nicholas Tse, Daniel Wu, Sam Lee, Stephen Fung, Grace Yip

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