Guilty or NotDonald Tong sbarca a Kuala Lumpur e viene accompagnato da alcune facce poco raccomandabili in una splendida villa con contorno di ragazze mozzafiato in bikini; il sogno di una vita che si realizza? Nient'affatto, si tratta semplicemente della reggia che si è costruito un vecchio amico, Ken Ma - redivivo dopo sette lunghi anni. Donald è invitato a trascorrere un periodo nella modesta dimora, ogni tipo di comfort a disposizione, a patto che accetti i soldi dell'amico e lo aiuti in certi affari. Considerato che Ken sembrerebbe coinvolto in operazioni sospette e che Eva, la ragazza di Ken, potrebbe essersi innamorata di lui, c'è ben poco di cui rallegrarsi.
Ancora una volta non resta che esclamare, occhi disperati al cielo: che inenarrabile casino!. La mente occulta è del solito incorreggibile Tony Leung Hung-wah (sceneggiatura e produzione): tante idee potenzialmente interessanti e qualche guizzo anche solo vagamente allettante... niente da fare, tutto invariabilmente gettato alle ortiche, in un pasticcio senza capo ne coda - complice il budget inesistente e l'evidente pressappochismo con cui è portata a termine l'opera. Una banalità inscusabile nel collegare i fili dell'intrigante premessa, una pochezza strabiliante nell'instillare verve a una storia che dopo le prima battute si assopisce ed entra in un loop fatto di interminabili discorsi e sguardi ammiccanti. Quanto è finito in basso Mark Cheng! Abile nelle arti marziali, fisico di tutto rispetto, volto anomalo e tenebroso, compagno di avventure di Brigitte Lin nel capolavoro Peking Opera Blues, un posto al sole come villain nel quinto episodio di Young and Dangerous, eppure il risultato è questo. Si salva solo Alice Chan che, per quanto poca cosa, non ha mai avuto opportunità migliori. Un tiraemolla insopportabile, non giustificato nemmeno dalla vacuità della sceneggiatura, con un finale che si trasforma in farsa tragicomica - e come sottolinea il prete (siamo in una chiesa, con tanto di pistole fumanti): "Dio, perdona queste persone ignoranti".
Sarà anche una battuta scontata, ma è inevitabile: colpevole, e senza possibilità di redenzione.

Hong Kong,  2000
Regia: Lam Chi-wai
Soggetto / Sceneggiatura: Tony Leung Hung-wah
Cast: Mark Cheng, Eric Mo, Alice Chan

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