Lover's LoverNegli Stati Uniti la bella Maureen, ex attrice d'opera, viene trovata morta nel suo appartamento, in vestaglia. Il detective Peter Chan, in realtà invenzione di uno scrittore, assoldato dal signor Lin che era l'amante di Maureen, indaga e interroga tutti i sospettati, e ognuno giura ovviamente una versione differente dei fatti. Implicati nel caso sono, oltre allo stesso signor Lin, sua la moglie, un vecchio e povero compagno attore di Maureen (Leung Ka-fai) e una dentista amica di famiglia.
Ultimo film della lunghissima e problematica carriera del regista di origine taiwanese Li Han-hsiang (diventato nei titoli di testa Li Han Chiang), questo Lover's Lover è purtroppo un film molto brutto e molto confuso, durante il quale solo sporadicamente e follemente torna a fare capolino il genio autoriale, e per il resto è piatto ai limiti dell'imbarazzante, con una confezione anonima da sceneggiato televisivo. Interessanti sono solo i momenti in cui l'autore del libro sulle avventure del detective Chan (scrittore e protagonista interpretati da Sihung Lung) concepisce il romanzo e lo narra al nipotino, con metafore sottili, astute e molto dotte (e la rappresentazione di uno strano sogno di lui che con la canna da pesca tira su un gran pesce da un piccolo acquario del giardino). Dolorosi sono i richiami acidi alla corruzione dei tempi, tipici tutta la produzione di Li Han-hsiang dagli anni settanta in poi: la corruzione dei cinesi arricchiti e modernizzati che vanno a comprarsi le amanti in Cina e gli attori d'opera che finiscono con il fare i mantenuti negli U.S.A., senza più nessuna dignità; la corruzione delle donne americane, alle quali toccano sempre i dialoghi più spregiudicati e volgari (nonché una scena agghiacciantemente cruda in cui una cicciona in deshabillé tenta di sedurre il povero Leung Ka-fai appena immigrato negli Stati Uniti, con il marito altrettanto ciccione che russa ubriaco a pochi metri di distanza).
Tristi sono gli exploit insistiti di violenza sessuale ai corpi femminili, anche questa una costante che si è andata inasprendo con gli anni, e che apparendo come un compiacimento sterile e gratuito, dev'essere stato piuttosto un qualcosa che, imposto (perché quello volevano i tempi) all'epoca del ritorno di Li Han-hsiang alla Shaw Brothers, all'inizio degli anni settanta, si è trasformato in una specie di distintivo polemico e minaccioso immancabile (un po' come gli zoom, anche quelli onnipresenti, solitamente a fianco di altri movimenti di macchina contrastantemente meravigliosi, e in Lover's Lover invece unico espediente di regia nella, per il resto, più totale immobilità). Sconcertanti infine gli effetti speciali, tra il ridicolo e il penoso, del finale, con tutti colpevoli e nessuno colpevole, con la dentista ruffiana che letteralmente si trasforma, come in un famoso video di Michael Jackson, prima Leung Ka-fai e poi nell'amante della defunta.
Un addio alle scene indegno, davvero, all'età di sessantotto anni. Lover's Lover è del 1994, Li Han-hsiang morirà nel dicembre del 1996.

Hong Kong, Taiwan, 1994
Regia: Li Han-hsiang
Soggetto / Sceneggiatura: Chang Ming-yu, Dong Gul-ying
Cast: Sihung Lung, Alice Lau, Tony Leung Ka-fai, Lau Wing, Gam Ling Ji

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