PR GirlsVita quotidiana di una ragazza PR, ossia di una di quelle hostess che nei night club di Hong Kong intrattengono i clienti bevendo e cantando con loro. Il che non implica necessariamente, anche se spesso è sottintesa, la disponibilità di un coinvolgimento ulteriore. PR Girls è la storia di Ah B, in arte Baby, e delle sue amiche: sono belle e giovani, e sotto la guida dell'esperta Julia rendono un locale di Macao il più rinomato della zona, con la loro verve e la loro capacità di stupire gli avventori. Baby non ha sogni né aspirazioni, ma è intraprendente e vuole mettere da parte i soldi per garantirsi un futuro, forse un bar, o forse per diventare proprio mamasan in un club.
Matt Chow, sceneggiatore prima che regista, segue le vicende del gruppo di amiche / colleghe, e introduce il pubblico in un mondo scintillante e colorato, ma sotto sotto fasullo e meschino. Al di là di un titolo brutto e stupidamente ammiccante e di qualche pruderie, Chow non pare interessato alla gratuità di sesso, ma alla sua demistificazione, alla dimostrazione dell'effimera natura dell'amore a pagamento. E' una ricerca che, con piglio documentaristico - che sfrutta bene forma rozza, volti poco noti e bassifondi urbani -, si prefigge di illustrare un aspetto della società cantonese molto diffuso, prendendo in considerazione pro e contro e tutti i possibili punti di vista. PR Girls rasenta la volgarità, ma ne supera i limiti, neanche quando deve inquadrare i lati peggiori dell'animo umano: è il caso di un ricchissimo psicopatico cocainomane - l'ottimo Wayne Lai - che sfrutta le ragazze (ma che da loro è a sua volta sfruttato per sete di denaro) umiliandole sessualmente. Nonostante un rischio di sbandamento nel finale, la tensione è sempre controllo. Evitando ogni retorica, Chow riesce a dividere il peso dei novanta minuti sulle spalle delle diverse protagoniste, lasciando sul piedistallo la sorpresa Grace Lam (che nell'occasione dimostra di non essere solo un bel viso). Lo squallore e l'approccio basso alla materia sono voluti e ricordano le prese di posizione (tra Cat. III spicciolo e arte povera) di cui è maestro, per esempio, Cha Chuen Yee. La forza della pellicola sta principalmente nell'esplosione di uno stile asciutto e nella luce colorata delle ragazze sotto i riflettori. Montaggio frenetico, colonna sonora ritmata e fotografia sporca completano il quadro.

Hong Kong, 1998
Regia: Matt Chow
Soggetto / Sceneggiatura: Matt Chow
Cast: Grace Lam, Liz Kong, Angela Tong, Sherming Yiu, Wayne Lai, Moses Chan

We use cookies

Utilizziamo i cookie sul nostro sito Web. Alcuni di essi sono essenziali per il funzionamento del sito, mentre altri ci aiutano a migliorare questo sito e l'esperienza dell'utente (cookie di tracciamento). Puoi decidere tu stesso se consentire o meno i cookie. Ti preghiamo di notare che se li rifiuti, potresti non essere in grado di utilizzare tutte le funzionalità del sito.