The Happy GhostUn gruppo di scolarette in campeggio scopre un vecchio tempio abbandonato. La più sveglia del gruppo, Bonnie, ruba una corda, ignara del fatto che l'oggetto contiene lo spirito di un fantasma suicidatosi durante la dinastia Ching. Lo spettro, manifestatosi alla ragazza e alle sue due amiche del cuore, Venus e Juliet, fà del suo meglio per aiutare le protette a maturare e a riconoscere gli aspetti più piacevoli della vita. Tutto bene finché un'insegnante, una suora intransigente, intuisce la verità dietro a tante stranezze avvenute nel collegio e prova a esorcizzare il nemico.
Più che un film, una cartolina: di un periodo - i primi anni ottanta -, di un modo di fare cinema - quello della Cinema City di Dean Shek, Karl Maka e Raymond Wong - e di tanti esordi eccellenti. Non solo tra gli attori - le happy girls Rachel (Loletta) Lee, Bonnie Law e (Sandy) Lam San San -, visto che The Happy Ghost è la prima regia di un giovanissimo Clifton Ko, fiuto sopraffino per le migliori commedie corali, sempre vincente al box office. Il segreto è una formula universale - riutilizzata per quattro seguiti e diverse parodie (un paio delle quali, a luci rosse, estremizzano i temi adulti) - che mescola con intelligenza fantastico - lo spettro è una sorta di genio della lampada, con un suo orgoglio e un carattere pepato - e allegria leggera (ma non troppo: in tante battute e situazioni, non ingenue, fanno capolino malizia e sensualità), tradizione e modernità (dove emerge un certo razzismo programmatico per cui la suora cattolica è cattiva e il fantasma confuciano buono), in un confronto improbabile e per questo implicitamente comico. Girato e recitato divertendosi, The Happy Ghost non è mai sciatto o troppo prevedibile, né, nonostante tante situazione stupide e quasi demenziali, stucchevole. Un paio di felici intuizioni - la scena in piscina, il finale tragico-mélo, il flashback in bianco e nero - permettono l'oblio di alcune lungaggini (la gara sportiva, il ballo scolastico, Raymond Wong che imita Boy George). Tante idee divertenti e tante sequenze scatenate sono ben sottolineate dalla colonna sonora ritmata di Mahmood Rumhjan.

Hong Kong, 1984
Regia: Clifton Ko
Soggetto / Sceneggiatura: Raymond Wong, Clifton Ko
Cast: Raymond Wong, Rachel Lee, Bonnie Law, Lam San San, Teresa Carpio

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