INTERVISTA A HAO LEI

Molto attiva nei drama, al cinema ha lavorato con Lou Ye, Pang Ho-Cheung, Jia Zhang-ke e, un'altra volta, con Peter Chan. Figura anche nel cast di un altro film presente a Venezia 71, The Golden Era di Ann Hui.

Che lavoro ha fatto su questo personaggio?

La sensazione che si riceve da questa figura è abbastanza triste, e comunicare questo tipo di tristezza è stato difficile. Penso che la caratteristica principale di questo personaggio sia che non esprime mai realmente le sue emozioni di fronte agli altri. Non credo dunque che sia un personaggio rinunciatario ed è condizionata dal rapporto con l’ex marito. Nel film il personaggio si pente della separazione e pensa che avrebbe forse fatto meglio a rimanere col marito, e se l’avesse fatto forse il figlio non sarebbe stato rapito. In quanto madre sono capace di mettermi in relazione con questo tipo di personaggio e i suoi sentimenti. Sono madre di due gemelli maschi, per cui sono stata fortunata.

Credi che questo film possa stimolare un dibattito in Cina sull’opportunità di mantenere la politica del figlio unico?

Ora la politica è abbastanza cambiata ed è meno restrittiva. Credo che questo film sia più incentrato sul tema dei rapimenti e del mercato dei bambini.

E com’è stato l’incontro con la donna sulla quale il tuo personaggio è basato?

L’ho incontrata dopo il film. È stato molto interessante perché, non so come mai, ma era molto simile a me nel film, a come avevo interpretato il personaggio. La cosa bella è stata che questa donna non ama esprimere i suoi sentimenti, proprio come viene rappresentato nel film.

Oltre a Peter Chan, con cui hai già lavorato in The Warlords, nella tua filmografia figura anche un cortometraggio di Jia Zhang-ke, Cry Me a River. Con chi preferisci lavorare? Preferisci il cinema indipendente o le grandi produzioni?

Sono stata abbastanza fortunata perché di recente ho fatto film che hanno riscosso un discreto successo internazionale, tanto che sono a Venezia per la seconda volta, dopo esserci venuta per il film di Jia Zhang-ke. Mi è capitato di lavorare con registi che mi piacevano anche prima di poter recitare per loro, come Jia e Peter Chan. Ora mi piacerebbe fare un film con Ang Lee.

 

(Venezia, 29 agosto 2014)

 

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